Un boss anarchico e sentimentale e la sua guerra in una città torrida e spietata.
Vincent Profumo è uno dei boss più feroci e potenti della camorra. È ricco, temuto e rispettato. Appassionato di musica lirica e devoto a padre Pio, è circondato da quattro donne: la moglie e le figlie MariaSole, MariaLuna e MariaStella, così battezzate in omaggio a Maria Callas.
Tutto bene, sanguinariamente bene, finché Vincent non si ritrova alle prese con il Cinese e la nuova mafia che arriva da Oriente: da quel momento di sangue ne scorrerà ancora di più…
InferNapoli racconta l’epopea di un «malamente» cinico e passionale, un cattivo che sembra uscito da una pulp fiction in salsa napoletana.
“Aveva un attico che s’apriva su una vista stupenda e caotica. Come caotica e stupenda era quella città, obesa come lui. Affamata, troia e godereccia come lui. Invadente e tollerante come lui. (…) Aveva cellulari dappertutto e li teneva accesi anche quando faceva il porco. Sembrava la caricatura di un boss dei telefilm americani di quarta categoria. Invece era un vero boss. Uno potente.”
Peppe Lanzetta irrompe nell’intimità del boss, nelle sue paure, nei suoi ragionamenti, nelle sue reazioni istintive, nel suo corpo appesantito. Di lui non ci nasconde nulla: né la ferocia e le debolezze, né la simpatia e la distorta umanità. Attraverso i sentimenti e le emozioni di Vincent, con la musica delle sue parole, con il ritmo di un film d’azione, InferNapoli ci fa sprofondare nel fango e nell’inferno del cuore nero d’Italia, con tutta la sua disperata vitalità.