Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Giù al Nord-Pas de Calais

Sulle coste del Mare del Nord per scoprire il “char-à-voile” lungo la famosa spiaggia di Le Touquet Paris-Plage. Oppure in bici a tentare la “Roubaix”. E ancora Lille a vedere i “Mastini”, gustare birra e Maroilles e visitare il “Palais des Beaux-Arts” tra i più importanti musei d’arte della Francia

A Lille, la capitale, gustando “Maroilles” e “Ch’ti”

La famosa birra del Nord
La famosa birra del Nord

Proprio di fronte, si prende la metro leggera e si arriva in un quarto d’ora a Lille. La capitale del Nord-Pas de Calais. Se amate il calcio siete a casa. La squadra locale è l’attuale campione di Francia e lo stadio Lille-Metropol è il suo tempio. I “Mastini” hanno un seguito numeroso e rumoroso e vedere una partita dal vivo, magari il sentitissimo derby regionale con gli arcirivali del Lens, è certamente uno spettacolo indimenticabile. E se proprio non riusciste a trovare il sospirato tagliando, poco male, consolatevi vedendola in televisione in un qualche estaminet cittadino gustandovi un pezzetto del famoso formaggio Maroilles e davanti a una (o più) Ch’ti fresca. Ch’ti, oltre a essere il nome di un’ottima birra locale è anche il nome della lingua parlata in questa regione e, per estensione, degli abitanti. La parola ch’ti sembra derivare dalla frase ch’est ti?, pronuncia piccarda (la Piccardia è la parte più settentrionale della Francia e il Belgio occidentale) del francese c’est toi? (sei tu?).

Palais des Beaux-Arts, 650 opere, otto secoli di storia

L'Hospice Comtesse di Lille
L’Hospice Comtesse di Lille

Dicevamo di Lille… Non c’è solo “Le foot”. La città ha una storia complessa: fiamminga, borgognona, spagnola e, infine, francese. Con tutte queste influenze l’architettura è assolutamente eterogenea e possiede un patrimonio notevole. Lille vanta orgogliosamente uno dei più importanti e bei musei d’arte della Francia: Il Palais des Beaux-Arts, con oltre 650 quadri che coprono un periodo di otto secoli, fino ai giorni nostri e con una collezione di fiamminghi molto importante. Le avanguardie artistiche francesi sono presentate nel LaM, il museo di arte moderna e contemporanea. Meno importante a livello internazionale ma fondamentale per la storia della città il Musée de l’Hospice Comtesse, ospitato nel Duecentesco antico ospedale creato dalla Contessa Giovanna di Fiandra all’interno del proprio palazzo. Lille è stata famosa come centro dell’industria dei pizzi e a questo prodotto tipico è dedicato un museo ricavato proprio in una fabbrica ottocentesca: la Cité internationale de la Dentelle et de la Mode.

 

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Abbiamo cominciato questo articolo con il film “Giù al Nord” e con lo stesso terminiamo. Naturalmente la geniale pellicola di Dany Boon ha contribuito non poco a fare conoscere questa regione. L’Uffico del Turismo di Dunkuerque ha così creato un mini pacchetto week-end sulle orme del film. Si visita Bergues, la città circondata da mura dove si svolge la vicenda compresa la salita dei 193 gradini del torrione fino al cariglione delle campane. (07/11/2011)

Roubaix e la “Classica del Nord”

Una veduta di Roubaix
Una veduta di Roubaix

Sempre in tema di sport il nome Roubaix è conosciuto in tutto il mondo. La Parigi-Roubaix, “L’Inferno del Nord” è una delle corse ciclistiche da leggenda. Fa parte delle famose “Classiche del Nord” con la Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro delle Fiandre. Sono competizioni epiche e massacranti per il clima e per le strade su cui si corrono. La “Roubaix” come è chiamata popolarmente, è famosa per i numerosi tratti in pavé. Improvvisamente si lascia la strada asfaltata per inoltrarsi in viottoli di campagna pavimentati con cubi di porfido o ciottoli tondi che frenano la corsa e provocano continui sobbalzi e vibrazioni mettendo in difficoltà i ciclisti e le biciclette. Cadute, rotture meccaniche e forature sono all’ordine del giorno. Se avete polpacci pronti e un sellino imbottito, potrete anche voi provare l’ebbrezza di pedalare su queste strade. Per il resto Roubaix è una città importante per l’industria tessile. La Piscine è il museo d’arte e dell’industria ospitato in un’ex-piscina costruita negli anni 30. Un palazzo, peraltro, molto bello. Bella è anche la chiesa di San Martino.

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