C’è una zona, in Italia, in cui la Resistenza antifascista, gli ideali di libertà e fratellanza e l’opposizione a ogni tipo di tirannia hanno trovato, nei drammatici anni della guerra civile, la loro espressione più elevata. È la regione delle colline cuneesi, quella parte di Piemonte senza cui l’Italia democratica e repubblicana, probabilmente, non sarebbe mai esistita. Capoluogo ideale di questa zona è la città di Alba e proprio da questi luoghi prende le mosse il romanzo La mia anima è ovunque tu sia di Aldo Cazzullo, giornalista del “Corriere della Sera”. Un giallo vecchio stile, di quelli che portano il lettore a domandarsi incessantemente “Chi sarà stato?”, ruota proprio intorno all’omicidio di un uomo che è diventato celebre in tutto il mondo producendo vini pregiati.
Il romanzo si sviluppa in tre fasi.
Alba 1945, in città è arrivato il tesoro della Quarta Armata. Il denaro, il frutto delle requisizioni, viene spartito tra la Curia e i partigiani.
Alba 1963. Un grande scrittore, outsider della letteratura italiana, impiegato della Tibaldi Vini, sente vicina la morte. E allora cerca di ricostruire la storia del tesoro, della guerra partigiana, di un amore perduto.
Alba 2011. L’omicidio del vecchio Giovanni Moresco, un tempo partigiano, avviene nel Bosco di Costamagna proprio durante i festeggiamenti del 25 aprile, giorno della Liberazione. Tra i sospettati c’è anche Antonio Tibaldi, il re multimiliardario dell’enologia da tavola. Tra storie d’amore perdute, vecchi rancori e un patto segreto concluso all’ombra del leggendario tesoro della Quarta Armata, le indagini della polizia porteranno a un fatto misterioso avvenuto durante gli ultimi giorni della Seconda guerra mondiale.
Una storia dal respiro epico eppure capace di concentrarsi sulle pieghe nascoste, segrete, degli uomini e dei tempi, una storia che tiene insieme la guerra mondiale e le piccole guerre di famiglia, passioni collettive e brucianti ‘questioni private’. Fino al colpo di scena finale. Il libro di Cazzullo è una grande metafora della nostra identità e un romanzo sull’origine dell’Italia di oggi, sulle ragioni profonde dell’odio e dell’amore che ci tiene, nonostante tutto, uniti.