Oggi è un’anziana clochard costretta a vivere per le strade di Parigi, ma il suo passato le ha regalato fama e successo. Qualcuno la vuole morta, ed è solo l’intervento di Oswald Breil e Sara Terracini a salvare la vita di Luce de Bartolo. Ma qual è il segreto che custodisce, così potente da sconvolgere l’ordine mondiale? Chi è davvero quella donna?
La sua storia inizia nell’Argentina fra le due guerre e racconta un’amicizia straordinaria, quella fra Luce e una tra le donne più ammirate di tutti i tempi: Eva Duarte. Mentre Luce diventa il soprano più famoso al mondo, Eva sposa il colonnello Juan Domingo Perón: nasce così il mito intramontabile di Evita.Le due amiche incontrano grandi soddisfazioni, ma anche tragedie e violenze che sembrano sgorgare dalla fonte stessa del male: il nazismo. Un’ideologia che trova la sua forza simbolica in un oggetto dal potere immenso: la leggendaria lancia di Longino, la cui punta trafisse il costato di Cristo. Il Reich sopravvive alla sconfitta, ed è proprio in Argentina che il male nazista intreccia le proprie trame oscure di rinascita con l’ascesa di Perón, per poi estendere i propri tentacoli sino a raggiungere le stanze più inviolabili: quelle delle alte sfere del Vaticano e della finanza più spregiudicata. E il male nazista oggi è pronto a risollevare la testa. Perché si scateni, manca soltanto una chiave: quella in possesso di una donna sopravvissuta con coraggio e determinazione a tutto ciò che il destino le ha riservato.
“Ripulita e pettinata, la donna mostrava i tratti regolari di un viso che doveva essere stato bello. Aveva modi educati e un linguaggio ricco e fluente. «È una lunga storia, signor Breil. Mi lasci cominciare dall’inizio. Non mi chiamo Mel: quello è il soprannome con cui sono conosciuta tra i miei amici di strada. È il diminutivo di Mélodie, che si riferisce alle mie capacità vocali. Il mio vero nome è Luce de Bartolo. Sono nata a Junin, in Argentina, nel 1926.» «Luce de Bartolo? Vuoi dire quella Luce de Bartolo? La famosa cantante lirica scomparsa nel nulla molti anni fa?» chiese Sara incredula.”