Esclusività ed emozione, le parole d’ordine
La domanda che ci si può a questo punto porre è la seguente: con la nascita di questi movimenti di massa, si è col tempo rinunciato progressivamente agli spostamenti d’élite, a quelli che oggi chiamiamo “nicchie” privilegiate per un turismo fatto di piccoli gruppi, alla ricerca di approdi particolari, per gente desiderosa di sposare i piaceri del viaggio alla sicurezza e alle comodità garantite dai novelli Thomas Cook? La risposta è facile. Accanto agli eserciti multicolori e compatti che seguono, nelle città e nei luoghi più celebrati del mondo i fatidici ombrelli-radar delle guide turistiche, esistono e proliferano (eccome!) le offerte per un turismo consapevole, attento all’ambiente, puntiglioso nel ricercare il meglio per i propri clienti affezionati (“fidelizzati”, con tutto il rispetto, è termine da Cral aziendale). Gente, quella affezionata, che vuole vivere il viaggio all’insegna dell’esclusività e dell’emozione.
Artigiani del Viaggio. Ora di nuovo a Milano
Enrico Ducrot, che guida l’Elefante viaggiatore dal 1997, è nato praticamente viaggiando; racconta che a quindici anni aveva già visitato mezzo mondo, cosa del tutto naturale, considerando che il viaggio è nel DNA della famiglia. Da buon archeologo, che ha partecipato a campagne di scavo importanti (Ebla, in Siria), sa che spesso i “tesori” sono nascosti; occorre passione e perseveranza per portarli alla luce. La metafora calza perfettamente all’attività di famiglia che oggi conduce con garbo, determinazione, alta professionalità. Non sono poche le gemme turistiche che col tempo ha saputo collezionare per soddisfare al meglio le aspettative dei “suoi” viaggiatori. Chi si affida al simpatico elefantino esploratore-guida, non rimane deluso. E ripete con piacere l’esperienza.
Sull’asse Milano-Roma
Ora, accanto alla prestigiosa sede storica di Via dei Condotti di Roma, si affianca quella di Milano, in Via Fiori Chiari 18, nell’altrettanto prestigioso quadrilatero di Brera. L’inaugurazione è un ritrovarsi tra amici vecchi e nuovi. Nessun discorso, ma tanti incontri “ravvicinati” tra gli addetti ai lavori, all’insegna di una partecipazione piacevolmente interessata: quella per i “viaggi”, quella per un lavoro e uno scopo che, pur tra le immancabili difficoltà del momento, vede sempre all’orizzonte un segnale di ottimismo. In fondo, questo, è il lavoro più bello del mondo. I modi per farlo sono tanti e tra loro differenti. Ciò che importa è che si tenga conto del fatto che il villaggio globale in cui ci muoviamo presenta ancora, per chi sa cercarli, spunti di novità e di soddisfazione che compensano ampiamente le fasce grigie della vita. Tutto questo, l’Elefantino lo sa perfettamente ed è felice di condividerlo con altri.
(23/04/2012)
Info: www.viaggidellelefante.it