Sozinho. Viaggio in Mozambico

In Mozambico si parla portoghese e in portoghese ‘sozinho’ significa ‘solo’. “Vocé viaja sozinho?” (“Tu viaggi da solo?”) è la domanda ricorrente che l’autore si sente porre dalla maggior parte delle persone che incontra durante il suo viaggio solitario in un Mozambico lontano dalle rotte turistiche, dove incontrare un volto dalla pelle bianca è un evento straordinariamente eccezionale.
A bordo di una vecchia Land Rover noleggiata a Johannesburg, Gianni Bauce perlustra e racconta una terra ricca di bellezze naturali, foreste incontaminate e persone semplici. Un viaggio inconsueto attraverso un paese, che ha ottenuto l’indipendenza nel 1975, devastato dalla guerra intestina, ma pervaso da un’irrefrenabile voglia di normalità e di rinascita.
Non mancano i richiami della storia passata, quella fatta di incantevoli villette coloniali lungo la costa oceanica e di una vivace mondanità della capitale, Maputo.

Sozinho, un viaggio che diventa romanzo quando l’autore racconta la parte più viva, le avventure personali, gli incontri, i suoi stati d’animo. Una raccolta di storie semplici rimaste nel cuore di un muhlungu (uomo bianco) che viaggia solitario nell’Africa di piccoli villaggi tra le bellezze naturali e le tradizioni del popolo dai volti d’ebano.

Gianni Bauce è un’abile penna che sa ponderare le emozioni e, da esperto conoscitore, fornisce interessanti spunti a chi vuole approfondire il paese. Il suo linguaggio e lo stile semplice rendono piacevole e rilassante la lettura.