Non solo Alta Velocità
Difatti, proprio oggi, mentre il treno ritorna indiscusso protagonista del mondo dei trasporti sia in Europa sia in estremo oriente, il patrimonio infrastrutturale costituito dalla rete ferroviaria minore rischia, nel nostro Paese, l’abbandono e l’incuria favorita dalla crisi della finanza pubblica: con conseguenti, pesanti ricadute sull’ambiente, sul paesaggio, sugli equilibri territoriali, sul diritto alla mobilità. La rete secondaria dovrebbe costituire il complemento indispensabile dell’Alta Velocità per raggiungere capillarmente tutti i capoluoghi di provincia. Purtroppo bisogna constatare che in molte regioni italiane la rete secondaria sta subendo riduzioni drastiche: il Piemonte ad esempio, nel corso del 2012, ha chiuso dodici linee (mentre la Lombardia sembrerebbe orientata a un maggiore utilizzo del treno anche a fini turistici). Il convegno sarà anche l’occasione per rinnovare l’invito a riconvertire i sedimi ferroviari da tempo abbandonati, in percorsi ciclopedonali: ne sarà avvantaggiato e valorizzato il territorio, come alcune belle esperienze italiane hanno già dimostrato. Gli eventi della sesta Giornata Nazionale Ferrovie Dimenticate sono pubblicati all’indirizzo: www.ferroviedimenticate.it/eventi. Il programma del convegno è disponibile all’indirizzo: www.ferroviedimenticate.it/convegno
(16/02/2013)
La Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, che si svolge domenica 3 marzo, si annuncia anche quest’anno ricca di decine di appuntamenti in molte regioni della penisola. A introdurre e inaugurare la manifestazione, giunta quest’anno alla sesta edizione, sarà il convegno Nazionale “Le Ferrovie regionali Italiane: un patrimonio da difendere e da valorizzare“, in programma a Milano, venerdì 22 febbraio, ospitato presso il Salone Liberty della Società di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo. Promosso dalla Confederazione di Mobilità dolce (Co.Mo.Do.) alla quale aderiscono le più importanti associazioni ambientaliste, di mobilità sostenibile, di promozione del turismo ferroviario, il convegno, che riunisce tra gli altri docenti universitari (Università di Siena, IUAV di Venezia, Università degli Studi di Milano) e gestori di ferrovie, vuole offrire un contributo al dibattito e alla ricerca e sollecitare “un chiaro impegno ai candidati di tutti gli schieramenti politici affinché non sia trascurato un patrimonio di infrastrutture tuttora utile e irrinunciabile”.
