La parola agli esperti
Per capirne di più ho rivolto qualche domanda a degli esperti: Stefano Paolicchi, presidente dell’Associazione Handy Superabile; Attilio Nova, fondatore del Tour Operator specializzato La Compagnia dei Viaggiatori; Daniela Cannistraci dell’Area Comunicazione e Politiche Sociali dell’A.N.F.F.A.S., Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale; Ileana Daniele di Alpitour e Gabriele Favagrossa di LEDHA, la Lega per i diritti delle persone con disabilità. Quest’ultimo mi ha subito fornito un’informazione molto interessante: l’argomento del turismo accessibile è stato trattato ampiamente, dettagliatamente e approfonditamente dal Ministero del Turismo in un Libro Bianco sul Turismo per Tutti, pubblicato lo scorso febbraio e recuperabile su internet al sito: www.governo.it/Presidenza. La legislazione in materia in Italia deve fare riferimento alla Convenzione ONU sui diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dal nostro Paese nel 2009, nel nostro caso agli articoli 9 e 30 che parlano dettagliatamente dell’accessibilità e della partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi e al turismo.
La Spagna all’avanguardia
Anche se c’è questa maggiore sensibilità al problema la risposta non è omogenea nel mondo. Alcuni stati hanno una lunga tradizione nel sociale; in altri posti la disponibilità e la buona volontà individuale sopperiscono alle carenze pubbliche. Certamente poi, i grandi eventi che muovono milioni di turisti hanno “obbligato” taluni governi a adeguarsi. Un esempio altamente positivo di azione verso il turismo per tutti è quello della Spagna che è riconosciuta da tutti gli interlocutori come uno dei luoghi più facili da vivere per chi presenta degli handicap, specie se motori. Tutto ciò si spiega anche perché da tempo è la meta prediletta di turisti anziani e disabili del Nord Europa che vanno a svernare sulle sue coste. La soddisfazione di questi particolari bisogni legati al turismo, ha spinto il Paese ad adeguarsi culturalmente in questa direzione, e a rendere accessibili, ormai da tempo, i servizi offerti, le strutture e i luoghi di turismo, a tutto vantaggio anche del cittadino spagnolo.
Un mercato interessante
Poi ho scoperto che anche il mondo dei tour operator si sta aprendo a un settore che può essere remunerativo. Questa “nicchia” di mercato “vale” quattro milioni di potenziali viaggiatori con diverse abilità che aumenta considerevolmente se aggiungiamo anche amici e familiari. Inoltre, il turismo di massa è sempre più rivolto alle vacanze low cost, prenotabili on line, mentre i viaggiatori con disabilità si rivolgono ai Tour Operator perché hanno la necessità che venga loro garantita assistenza durante tutto lo svolgimento della vacanza. Se il presupposto è comune, differente è l’approccio del professionista: La Compagnia dei Viaggiatori sceglie le destinazioni partendo dal possibile interesse per la vendita e verifica l’esistenza di corrispondenti che rispondano ai criteri di assistenza e di organizzazione che sono richiesti in questo caso. Alpitour fornisce informazioni dettagliate sull’accessibilità delle proprie proposte di catalogo in una sezione dedicata del suo sito internet. Per Daniela Cannistraci è importante collegare l’accessibilità alla possibilità di ottenere informazioni e soprattutto alla formazione.