Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Milano suona bene

I Bastille, band inglese del momento, hanno scelto la città della Madonnina per la loro prima volta italiana. Alla Salumeria della musica invece una serata per i nostalgici di Lucio Battisti con l’amarcord di Patrizia Cirulli

Dan Smith, leader dei Bastille
Dan Smith, leader dei Bastille

Finalmente è sbocciata la primavera. E a Milano l’arrivo del sole è coinciso con lo sbarco dei Bastille, per la prima volta in Italia. A dargli il benvenuto alla Terrazza Aperol, mai location è stata più azzeccata, merito anche della temperatura gradevole registrata nel weekend all’ombra della Madonnina, una moltitudine di fan accorsi per ascoltare dal vivo la band inglese più programmata dalle radio italiane. Chi non fosse riuscito ad ascoltare dal vivo Pompeii, brano con cui la band si è fatta conoscere nel nostro Paese scalando dapprima le classifiche radiofoniche e poi quelle digitali, non si perda assolutamente d’animo. Dan Smith insieme a Chris Wood (batterista), Will Farquarson (bassista), Kyle Simmons (tastierista) ha, infatti, in programma un’altra esibizione live lunedì pomeriggio allo store Mondadori di Corso Vittorio Emanuele, alle 17.30 per presentare il loro ultimo album Bad Blood, pubblicato il 19 marzo e subito numero uno della classifica inglese, di cui Smith è autore sia dei testi che della musica, che contiene Flaws, Overjoyed e Bad Blood. I tre singoli che hanni portato la band all’attenzione del pubblico inglese e a registrare il tutto esaurito nel loro primo tour da headliner.

Non il solito tributo a Battisti

Patrizia Cirulli
Patrizia Cirulli

Sempre a Milano, martedì 16 aprile alla Salumeria della musica i nostalgici di Lucio Battisti potrebbero ricredersi, se non addirittura scoprire, ma che dico, ascoltare per la prima volta, uno dei lavori meno apprezzati del compianto musicista. Parliamo di E già, album scritto dall’artista insieme alla moglie Grazia Letizia Veronese che, pubblicato nel 1982, si posizionò solo al 14esimo posto della classifica italiana. Senz’ombra di dubbio l’album più controverso e discusso della discografia battistiana, unico intermezzo tra la collaborazione con Mogol e quella con Panella, che all’epoca si rivelò un vero insuccesso. Ma che oggi potrebbe ottenere i meritati riconoscimenti da parte di critica e pubblico grazie a Patrizia Cirulli che, proprio alla Salumeria della musica sarà in concerto per presentare tutte e dodici le canzoni che componevano quell’album. Canzoni da lei rilette in chiave semi-acustica e raccolte nel disco Qualcosa che vale.

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“Non è un classico tributo a Battisti – spiega Patrizia Cirulli – ma un tentativo di entrare nelle atmosfere di quei brani, rimasti nell’ombra per troppi anni, colorandone i testi con suoni avvolgenti e intensità emotiva. Quelli elettronici dei sintetizzatori e dei campionatori sono stati sostituiti dall’uso esclusivo delle chitarre perché a mio avviso i primi avevano il difetto di coprirne l’intensità”.

(15/04/2013)

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