Le vacanze low cost sono un imperativo per gli italiani, visti i tempi difficili. Il loro più valido alleato è internet: basta una connessione adsl per poter confrontare centinaia di proposte di viaggi, alberghi e voli in pochi click. Stando ai risultati di un’indagine realizzata da Tns su mandato di Google, ben il 76% degli italiani è solito pianificare le proprie vacanze utilizzando il web. È rilevante, anche se ancora minoritaria, la quota di utenti che sfrutta il proprio tablet o smartphone per la ricerca dei voli, la prenotazione degli hotel e per informarsi sulle cose da fare una volta giunti a destinazione. Si tratta del 36% del campione, quota probabilmente destinata ad aumentare grazie al proliferare di app dedicate proprio ai servizi per il turismo e i viaggi.
Il web prezioso alleato anche dopo la partenza
Quali sono gli elementi determinanti che inducono i consumatori a “costruirsi” la vacanza online? Era facile prevedere che, per ben l’86% degli intervistati, in cima alle motivazioni c’è la possibilità di risparmiare, seguita (55%) da quella di poter creare un itinerario personalizzato e più in linea con i propri gusti (in questa parte del sondaggio era possibile fornire più di una risposta, ndr).
Interessante poi la considerazione espressa da quasi il 50% degli interpellati che, grazie alla rete, non soltanto ha prenotato il proprio viaggio ma ha anche tratto ispirazione riguardo la scelta della destinazione. Ancora, il 26% ha dichiarato di aver scelto una determinata meta a causa di offerte reperite online, il 22% è stato convinto da foto e letture di esperienze in quei luoghi postate sui social network, mentre il 16% si è detto fedele lettore dei siti che si occupano di raccogliere e pubblicare recensioni realizzate su viaggi ed escursioni. La necessità di pianificare gli spostamenti non viene di certo meno una volta raggiunta la meta del soggiorno. Il web assiste i viaggiatori anche in loco: il 70% degli intervistati ha dichiarato di consultare la rete per programmare in tempo reale i propri movimenti, soprattutto via tablet e pc (50%) e smartphone (36%).
(30/04/2013)
