Con l’arrivo dell’autunno non tramonta la voglia di mettersi in viaggio. Montagna, storia e gastronomia sono state le tre parole che ci hanno condotto a fare un’escursione in Trentino. Ci siamo recati in Vallarsa e nelle Valli del Leno, alla fine di settembre. Tre giorni nella natura a scoprire un angolo di Trentino unico, selvaggio, ancora poco conosciuto.
Il motivo di questa tre giorni è stato la vigilia del centenario della Grande Guerra che in questo territorio cade nel 1914. Il Trentino allora faceva parte dell’Impero austro-ungarico e confinava con il Regno d’Italia, che entrò nel conflitto nel 1915.
Viaggio nella memoria
Il Patto Territoriale del Leno e Vallarsa sono impegnati, con i comuni e le associazioni del territorio, in un importante progetto. Creare degli itinerari sulle orme del primo grande conflitto mondiale. Tutte le risorse turistiche sono state mobilitate per accompagnare e far conoscere a turisti, escursionisti, scolaresche e visitatori le numerose testimonianze che sul territorio, ancora evidenti a distanza di cento anni. Sono state recuperate trincee e camminamenti e i forti sono stati ristrutturati. Un importante lavoro è stato svolto dall’Associazione Pasubio 100 Anni che ha mappato e trasferito su supporti informatici e digitali i percorsi che aiuteranno il turista a scoprire i luoghi delle grandi battaglie. Ma ascoltare anche le lettere di soldati, alcuni famosi, che hanno prestato servizio in Vallarsa. Tra i nomi illustri figurano Sandro Pertini, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale. Quest’ultimo dedicò a quella sua personale esperienza la poesia “Vallorbia”, inserita nella raccolta “Ossi di seppia”.
Le Valli del Leno e le piccole Dolomiti
Le Valli del Leno sono un pezzo di Trentino poco conosciuto ma molto interessante. Si parte da Rovereto per allargare lo sguardo sui dintorni. A pochi chilometri in direzione sud-est ci ritroviamo nel cuore verde della Vallarsa. Le valli del Leno uniscono Rovereto alla provincia di Vicenza, un tempo zona di passaggio tra l’Italia e le aree austro-ungariche. Da qui si parte per escursioni a piedi e in mountain-bike. L’alta valle è circondata da cime di dolomia chiamate Piccole Dolomiti, sulla sinistra orografica; sull’altra sponda il Pasubio, dove corre il confine tra il Veneto e il Trentino; nel mezzo il Pian delle Fugazze.
Vallarsa: i piaceri del palato
La ricchezza della Vallarsa si assapora soprattutto in tavola. La cucina di montagna attinge dalla genuina tradizione tirolese ed è valorizzata dal gusto e dalla fantasia degli chef italiani. Burro, formaggi, salumi e frutta sono gli assi della cucina, arricchiti dai vini autoctoni e da quelli confinanti della Vallagarina, dal Muller Thurgau al Marzemino.
La ristorazione delle valli, quindi, si muove su un binario di genuinità e di innovazione. Un esempio, che abbiamo sperimentato, è rappresentato dal ristorante “Il Bosco del Pini Neri” dove i titolari Mauro e Rita hanno saputo trovare una nicchia di estimatori per le loro proposte con prodotti rigorosamente di stagione provenienti dal territorio e dal loro orto.
Gastronomia e prodotti tipici
La nostra escursione è proseguita verso la Malga Zocchi dove abbiamo incontrato il professor Geremia Gios, presidente del Patto Territoriale delle Valli del Leno, che ci ha descritto una valle alpina, a tratti selvaggia, che ha saputo trovare nuovi equilibri, evitando lo spopolamento, con l’avvio di attività agricole e imprenditoriali ma anche aprendosi al turismo. “Accanto all’ambiente” – ha detto Geremia Gios – “la valle sa offrire una filiera di prodotti tipici unici, un’offerta enogastronomica originale e opportunità di svago e relax con trekking e passeggiate”.
Qui come in altre malghe si producono formaggi con latte di mucca e di capra dal gusto e dal sapore molto speciali perché gli animali pascolano liberi. Il latte crudo viene lavorato in malga come da tradizione, “senza aggiunta di additivi, e la stagionatura e l’affumicatura viene eseguita con metodi naturali”, precisa Gios. Quei formaggi li abbiamo mangiati e devo ammettere che il professore ha proprio ragione.
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