Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Museo Diocesano d’Arte Sacra di Pordenone

Museo Diocesano Pordenone

Il Museo Diocesano D’Arte Sacra di Pordenone, ha sede presso il Centro Diocesano Attività Pastorali. Diviso per sezioni, il Museo espone circa settecento opere d’arte organizzate secondo un ordine cronologico

Museo Diocesano Pordenone
Interno del Museo Diocesano D’Arte Sacra di Pordenone

Il Museo Diocesano D’Arte Sacra di Pordenone, progettato dall’arch. Othmar Barth nel1988, ha sede presso il Centro Diocesano Attività Pastorali. Diviso per sezioni, esso comprende affreschi e sinopie (documento dei vasti cicli di pittura parietale un tempo decoranti l’interno delle chiese), statue (lignee, in pietra e marmo), dipinti (su tela e tavola), disegni, stampe, arredi (argenti e metalli), tessuti: tutta la gamma in cui lungo i secoli ha trovato espressione il sacro.

La particolare natura del Museo Diocesano D’Arte Sacra di Pordenone ha indotto a seguire un duplice ordinamento: per materia e per destinazione, facendo spazio alle testimonianze della pratica sacramentaria e della devozionalità. Risultato di antichi depositi, di donazioni o di semplice affidamento in custodia, il Museo vede le proprie collezioni allestite in modo elegante e fantasioso. Il museo espone circa settecento opere d’arte (dipinti, sculture, suppellettile liturgica, arredi sacri, oggetti devozionali e vetri) organizzate in sezioni secondo un itinerario cronologico.

Le opere di particolare rilievo esposte nel Museo Diocesano D’Arte Sacra di Pordenone sono: Pietà (fine XIV secolo) di anonimo scultore friulano; la Madonna con Gesù Bambino, san Giovanni Battista e san Leonardo (1507), affresco, di Gianfrancesco da Tolmezzo; la Madonna con Gesù Bambino (1508), scultura lignea, di Giovanni Martini; l’Istituzione dell’Eucarestia (1547) di Giovanni Maria Zaffoni, il Calderari, proveniente dal Duomo di Pordenone; una croce astile (1548), in argento dorato, di Giacomo de Grandi, proveniente dal Castello di Aviano; la Madonna del Carmelo, sant’Osvaldo e sant’Antonio da Padova (fine XVII secolo) di Andrea Celesti; il Volto di Gesù Cristo (fine XVII – inizio XVIII secolo), scultura in marmo, di Orazio Marinali; un tabernacolo dipinto (XVIII secolo) da Francesco Guardi.

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