Il Museo Diocesano D’Arte Sacra di Pordenone, progettato dall’arch. Othmar Barth nel1988, ha sede presso il Centro Diocesano Attività Pastorali. Diviso per sezioni, esso comprende affreschi e sinopie (documento dei vasti cicli di pittura parietale un tempo decoranti l’interno delle chiese), statue (lignee, in pietra e marmo), dipinti (su tela e tavola), disegni, stampe, arredi (argenti e metalli), tessuti: tutta la gamma in cui lungo i secoli ha trovato espressione il sacro.
La particolare natura del Museo Diocesano D’Arte Sacra di Pordenone ha indotto a seguire un duplice ordinamento: per materia e per destinazione, facendo spazio alle testimonianze della pratica sacramentaria e della devozionalità. Risultato di antichi depositi, di donazioni o di semplice affidamento in custodia, il Museo vede le proprie collezioni allestite in modo elegante e fantasioso. Il museo espone circa settecento opere d’arte (dipinti, sculture, suppellettile liturgica, arredi sacri, oggetti devozionali e vetri) organizzate in sezioni secondo un itinerario cronologico.
Le opere di particolare rilievo esposte nel Museo Diocesano D’Arte Sacra di Pordenone sono: Pietà (fine XIV secolo) di anonimo scultore friulano; la Madonna con Gesù Bambino, san Giovanni Battista e san Leonardo (1507), affresco, di Gianfrancesco da Tolmezzo; la Madonna con Gesù Bambino (1508), scultura lignea, di Giovanni Martini; l’Istituzione dell’Eucarestia (1547) di Giovanni Maria Zaffoni, il Calderari, proveniente dal Duomo di Pordenone; una croce astile (1548), in argento dorato, di Giacomo de Grandi, proveniente dal Castello di Aviano; la Madonna del Carmelo, sant’Osvaldo e sant’Antonio da Padova (fine XVII secolo) di Andrea Celesti; il Volto di Gesù Cristo (fine XVII – inizio XVIII secolo), scultura in marmo, di Orazio Marinali; un tabernacolo dipinto (XVIII secolo) da Francesco Guardi.