Nei due servizi precedenti: Palermo, città eterna della Sicilia e Sicilia, riscoprire Palermo, abbiamo descritto principalmente la città e la sua storia. Trovandoci a Palermo era quasi impossibile non pensare di raggiungere la Valle dei Templi ad Agrigento. Una motivazione in più è che il viaggio si può effettuare in giornata. Vi sono, infatti, diverse possibilità d’orario volendo utilizzare i bus di linea che percorrono la distanza Palermo-Agrigento in due ore e mezza circa. Ad Agrigento, dalla stazione dei Bus esiste un sistema di bus navetta che accompagna i turisti fino all’ingresso del sito archeologico. Si tratta di un percorso storico che si può percorrere a piedi oppure salire su uno dei tanti shattle di servizio.
All’arrivo ci ha colpito e piacevolmente sorpreso l’ottimo stato di conservazione di monumenti risalenti al periodo ellenico in quest’area di circa 1300 ettari immersa in un insolito paesaggio ricco di olivi e di mandorli.
Due chilometri di fortificazioni
Il Parco conserva i resti dell’antica città di Akragas, colonia greca fondata da coloni provenienti da Gela e da Rodi nel lontano 582 a.C. Il percorso, lungo circa due chilometri, permette di osservare i resti delle fortificazioni risalenti all’ultimo ventennio del VI secolo a.C., i resti del Portale d’accesso e il tempietto di Ercole posto a consacrazione dell’apparato difensivo. Proseguendo si accede al Tempio della Concordia, un raro esempio di eccellente stato conservativo di monumenti sacri dell’antica Grecia. Imponente, maestoso si erge su di un basamento quasi a dominare l’area circostante, è costituito da una serie di colonne massicce che sorreggono i timpani. Il Tempio risulta orientato verso oriente come la maggior parte degli edifici di culto greci. Poco lontano vi è l’olivo del tempio con un’età stimata di circa 500-600 anni. Nei pressi, ai piedi del tempio, è stata posta una scultura in bronzo, opera di Igor Mitoraj del 2011, raffigurante “Ikaro caduto”.
Lungo la nostra camminata incontriamo la Villa Aurea, acquistata dal Capitano dell’esercito inglese Alexander Hardcastle che visse nella dimora per poter godere sia del clima mite sia della vista sul sito archeologico, di cui fu instancabile sostenitore anche sul piano finanziario.
La Collina dei Templi
La nostra escursione prosegue ed incontriamo la Necropoli Paleocristiana, con numerose tombe scavate direttamente nel costone roccioso della Collina dei templi; quindi procedendo lungo una salita a gradini si arriva ai resti del Tempio di Giunone. I resti poggiano su un massiccio basamento e sembra emulare il Tempio della Concordia per le notevoli dimensioni e per il numero delle colonne.
Ultima tappa del nostro percorso è il Giardino della Kolymbetra, situato tra i templi di Castore e Polluce, occupa una superficie di cinque ettari ed offre una notevole, varietà di piante tipiche della macchia mediterranea come il mirto, il terebinto, la ginestra, il lentisco.
Folklore. Non dimentichiamo che, oltre alle bellezze artistiche di Palermo e dintorni, le celebrazioni religiose, (alle quali siamo state testimoni involontarie), assumono, per i palermitani, un carattere di fede ma anche di festa con tanto di banda musicale, figuranti in costume, giovani entusiasti di portare sulle spalle la statua della Vergine, fedeli in preghiera e sacerdoti in religioso raccoglimento.
(Un ringraziamento è dovuto a mia sorella Ornella per la collaborazione).
Informazioni utili:
Tourist Info-Point n. Verde 800 234169
www.palermoweb.com/agenda
Leggi le puntate precedenti:
1. “Palermo, città eterna della Sicilia“
2. “Sicilia, riscoprire Palermo“