Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Le fotografie di Franco Fontana per ricordare Expo

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A Milano, fino al 5 dicembre, 42 immagini a colori ritraggono le architetture dei padiglioni dell’Esposizione universale. Una mostra perché, in un certo senso, “Expo non deve chiudere”

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“Architectural Abstractions. Photographs of Expo Milano 2015” è la mostra aperta dal 10 novembre a Milano, alla fondazione Mattei di corso Magenta, tra le prime iniziative programmate alla chiusura dell’Esposizione universale. 42 immagini a colori di Franco Fontana, maestro veterano della fotografia di paesaggio, inaugurano quella che Filippo del Corno, assessore alla Cultura del comune di Milano, non a caso ha definito un percorso di “costruzione della memoria” di Expo 2015. Come ha dichiarato Sabina Ratti, direttrice della fondazione Eni Enrico Mattei, “il portato di Expo non deve finire”. Nell’appello, forse la speranza, che le energie messe in campo durante questi ultimi sei mesi non vadano disperse, gli scatti di Franco Fontana ci riportano dentro Expo, a riosservare le architetture dei padiglioni.

Expo. Vista d’autore

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La mostra “Architectural Abstractions. Photographs of Expo Milano 2015” fa parte di un progetto voluto da Canon Italia. Tre fotografi erano stati chiamati a interpretare e rappresentare l’esposizione, secondo tematiche differenti: per il food, Paolo Castiglioni, per le persone, Francesco Cito e per le architetture Franco Fontana.
Le foto alla fondazione Mattei mostrano  l’aspetto più apprezzato, al tempo stesso, più effimero di Expo 2015: i padiglioni, molti dei quali destinati a essere smantellati. Il colore, da sempre scelto da Franco Fontana come cifra stilistica principale per rappresentare il paesaggio, dà alle immagini l’atmosfera solare, di festa quasi, che la stessa Expo, nelle intenzioni di molti, voleva comunicare. Dimentichiamo le folle di visitatori e le polemiche, nelle foto di Fontana vediamo solo gioielli di progettazione architettonica, esaltati dalle inquadrature.

Fotografare e ricordare

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Franco Fontana, un “giovanotto” di Modena nato nel 1933, per presentare le sue Architectural Abstractions ricorda:  – citando Oscar Wilde, potremmo dire “è stata una serata qualunque, ma non tornerà mai più”. –  La costruzione della memoria servirà a ricordare, ciascuno sceglierà che cosa e come. “Fontana è tra i maestri che hanno riscritto il vocabolari della fotografia”, ricorda Denis Curti, curatore della mostra, “dando un’idea del paesaggio innovativa, fin dagli inizi del suo lavoro”.
Il maestro è quasi più modesto: “Le mie fotografie non vanno spiegate”, dichiara. “Non chiedetemi che cosa voglio dire con le immagini. Voglio dire quello che ci vedi tu e questo è tutto”. Le foto sono tutte di esterni dei padiglioni. La mostra “Architectural Abstractions. Photographs of Expo Milano 2015” si visita fino al 5 dicembre.

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Info: +39 02.520.36934

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