Il Festival dell’Oriente, giunto alla quindicesima edizione, ha scelto Padova Fiere per organizzare un evento che è stato pensato e strutturato in varie date per offrire ai visitatori maggiori opportunità di scelta, di partecipazione, di conoscenza delle molteplici realtà che appartengono ad un continente ancora da esplorare nelle sue tradizioni, consuetudini, usi che ci sembrano a volte magici, misteriosi o semplicemente bizzarri. Gli appuntamenti con il Festival dell’Oriente 2015 sono quindi dal 27 al 29 novembre, dal 5 all’8 dicembre e dall’11 al 13 dicembre. Ancora una volta, Padova, la “dotta” costituirà un ponte culturale tra Occidente ed Oriente.
Il programma di questa sensazionale mostra è molto ricco e forse non sarà sufficiente un solo giorno per potersi avvicinare, esplorare e conoscere le innumerevoli attività che vengono presentate nei vari padiglioni che ospiteranno tanti Paesi asiatici e non che hanno aderito alla manifestazione: Bangladesh, Birmania, Cambogia, Cina, Corea del Sud, Giappone, India, Indonesia, Malesia, Marocco, Mongolia, Nepal, Tibet e Thailandia.
Le attività che compongono il Festival dell’Oriente saranno articolate attraverso bazar, stand commerciali, gastronomia tipica, mostre fotografiche, spettacoli folkloristici, aree tematiche dedicate alla salute e al benessere, allo yoga, alle religioni e alla spiritualità, alle arti marziali, ai vari workshop dove apprendere l’arte degli origami o dell’ikebana, oppure trovarsi immersi nei concerti, danze tipiche orientali e magari interagire con attori e ballerini di Bollywood, la patria del cinema popolare indiano ricchissimo di musica e danze tipiche.
Evento adatto a chi vuole allontanare le tristezze, le paure, i rancori è l’HOLI FESTIVAL, una manifestazione che scaturisce dalla religione induista, dedicata alla pace e all’amore come si trattasse di un “ritorno alla vita”. Holi Festival celebra i sentimenti e le emozioni positive che uniscono gli esseri umani in un continuum condivisibile per escludere ogni forma di intolleranza, di pregiudizio e di emarginazione sociale, attraverso canti, giochi, risate, danze e divertimento, il tutto condito da polveri colorate atossiche, elemento simbolico a testimonianza dell’annullamento di freni inibitori quali le differenze etniche, sociali e culturali.
Per maggiori informazioni: www.festivaldelloriente.net