Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Palazzo Dolmabahce, l’Hermitage del Medio Oriente

Palazzo-Dolmbahce---apertura

La magnifica dimora dei sultani turchi a Istanbul è un esempio di fusione di stili artistici europei nella città turca: Barocco, Rococò e Neoclassico con elementi tipicamente ottomani

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A Istanbul, megalopoli della Turchia, sono molte le mete preferite dai turisti ma è Palazzo Dolmabahce a stupire, per le analogie col celebre Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo.  Entrambi hanno le facciate che s’affacciano sull’acqua: Palazzo d’Inverno gode della vista sul fiume Neva, Palazzo Dolmabahce è lambito dalle onde del Bosforo, lo stretto che unisce il Mar Nero al Mar di Marmara.  I due edifici sono stati residenze dei loro regnanti:  l’edificio russo fu la dimora degli Zar fin dal 1700; il palazzo turco ospitò cinque Sultani ed un Califfo Ottomano nel corso del XIX° e XX° secolo. Ma non è tutto.
Entrambi i palazzi occupano un’ampia superficie, sono formati da edifici costruiti in periodi diversi; sono sfarzosi nelle architetture; gli interni sono arricchiti da saloni preziosamente decorati; gli esterni mostrano la bellezza e la cura riservata ai particolari e, nel corso della storia, si sono trasformati in luoghi d’arte e di cultura, visitati da molti turisti.

Dolmabahce, perché venne eretto

Palazzo-dolmabahce--esterno

Per comprendere la storia di Palazzo Dolmabahce  e di altri edifici simili a Istanbul, è opportuno ricordare che i Turchi, per secoli, sono stati un popolo con una tradizione pastorale e nomade, di norma dediti all’allevamento di vasti greggi di pecore e capre nelle immense praterie dell’Asia Minore e dell’Asia Centrale, con alcune incursioni nelle pianure cinesi.
Con lo sviluppo dei commerci tra Oriente ed Occidente, i viaggi compiuti in Europa dai diplomatici turchi, la conoscenza di stili di vita diversi, nel paese si diffusero idee di cambiamento. Queste trasformazioni hanno contribuito alla diffusione dello stile barocco nell’architettura Ottomana: fu così che il Sultano Abdulmecid II decise di edificare un palazzo in stile europeo sulla costa del Bosforo.

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Architettura turca e stile europeo

Palazzo-Dolmabahce--architettura

A vederlo oggi, nessuno potrebbe immaginare che un tempo, al posto di Palazzo Dolmabahce, si trovava una vasta area degradata, una sorta di palude che aveva reso inutilizzabile il porto. Per poter iniziare la costruzione dell’edificio, fu necessario bonificare l’intera zona. I lavori ebbero inizio nel 1843, attraverso un’imponente opera di demolizione e di rimozione dei detriti di un edificio preesistente e furono completati nel 1856.
Palazzo Dolmabahce occupa una superficie di 14.600 mq.; la lunghezza della facciata sul mare raggiunge i 600 metri; consta di tre sezioni principali e di una serie di fabbricati secondari, nati per ospitare coloro che risiedevano nel palazzo; ha 284 camere, 44 sale ed è  protetto da alte mura di cinta.
Dal 1856 fino al 1922  i l palazzo fu la residenza ufficiale dei Sultani turchi, ma dopo l’abolizione del sultanato e la fuga all’estero dell’ultimo sovrano, divenne la dimora del Califfo Abdulmecit Efendi per 15 mesi, fino alla proclamazione della Repubblica di Turchia.
In questo palazzo furono ricevuti molti Capi di Stato e regnanti del XX° secolo: lo Scià di Persia, il Re dell’Iraq, il Re di Giordania, il Re dell’Afghanistan,il Re di Jugoslavia ed Edoardo VIII d’Inghilterra. Dal 1964 è diventato uno dei più importanti musei della Turchia.

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