La Cappella Palatina nel Palazzo dei Normanni di Palermo, da sola vale il viaggio. Sfolgorio di mosaici, oro ovunque, figure ieratiche senza tempo. Il nostro viaggio può partire da qui per toccare, accanto al capoluogo della regione, il territorio più appartato delle Madonie. In città, da percorrere preferibilmente a piedi, si perde la testa tra le chiese arabo-normanne, la Martorana, San Giovanni degli Eremiti, la Cattedrale, le splendide facciate e gli interni barocchi del Gesù e di San Domenico, le sontuose prospettive dei palazzi nobiliari spagnoli, le atmosfere pittoresche dei quartieri Vucciria e Ballarò, l’imponenza neoclassica del teatro Massimo.
In posizione incantevole sul golfo, tra il Monte Pellegrino e la Conca d’oro, Palermo ha conquistato le mire e l’ammirazione di tutti i suoi visitatori, dagli Arabi a Goethe. Città fascinosa con il suo ricco intreccio di culture.
Meno conosciuto e tutto da scoprire il fascino del distretto turistico Imera, Cefalù, Madonie. Lo sfolgorio del mare è vicino. Le cattedrali normanne sono anche qui. Piccoli borghi, alcuni dei quali tra i più belli d’Italia, stesi sui pendii e arrampicati sui cocuzzoli, dominati dalla Chiesa Madre e spesso da un imponente castello: le case addossate e compatte a formare un’unica quinta di pietra.
Borghi come sale di un unico museo diffuso
Gangi, che ha conquistato nel 2014 il titolo di Borgo dei Borghi, Castelbuono, grande, operoso, vivacissimo, le due Petralie, Soprana e Sottana, inquadrate nella loro scenografica disposizione, Pollina, piccolo borgo su un’altura con un aereo teatro a gradoni, Caccamo, con il suo famoso castello merlato del 1094, dei Chiaramonti, dei Prades, dei De Spuches, una vera cittadella fortificata. Come sale di un unico museo diffuso, dove da un belvedere all’altro, da un poggio a un’altura, si scoprono statue di marmo del Gagini, stucchi dei Serpotta, paliotti d’altare dipinti, tabernacoli d’argento.
Su tutti domina Cefalù, piccolo gioiello sul mare, imperdibile per la sua cattedrale. Come quella di Palermo e di Monreale, rientra nel circuito arabo-normanno legato al nome del grande Ruggero II.
Sopra un’alta scalinata, sullo sfondo del promontorio potente che la protegge, la cattedrale appare con le sue torri sulla facciata, mentre la luce del sole siciliano penetra nelle navate e fa brillare l’oro dei mosaici. Intorno si stende Cefalù con i suoi vicoli in salita verso la rocca o in discesa verso il mare, e il famoso Museo Mandralisca che conserva due capolavori, il Ritratto d’Uomo di Antonello da Messina, e il cratere a figure rosse su fondo nero detto del Venditore di tonno.
Alla scoperta delle Madonie
Da questo mare invitante, mosso da promontori e insenature, si parte verso l’interno alla scoperta delle Madonie. Un paesaggio verdissimo, ricco di coltivazioni, ulivi, vigne, alberi da frutta, noccioli, che si alternano alle piante mediterranee, agavi, palme e fichi d’India. Nei borghi lo sguardo passa da palazzi e chiese al panorama che si estende su quelli che un tempo erano feudi sconfinati: belvedere aerei ovunque, che fanno intravedere in lontananza l’Etna incappucciato e le Eolie. Qui il nome ricorrente è quelli dei Ventimiglia, marchesi di Geraci, potenti feudatari che hanno lasciato tracce ovunque.
Castelbuono è la cittadina che più li rappresenta: il convento di San Francesco ospita le loro tombe e il bellissimo Castello del 1300, da cui prende nome la città, racconta la loro grandezza. Il capolavoro è la Cappella Palatina di Sant’Anna con la reliquia a cui i Castelbonesi sono devotissimi e gli splendidi stucchi bianchi su fondo oro dei Serpotta.
A Gangi, nel breve tratto del centro storico, affacciato con il suo belvedere sulla vallata, si susseguono la Chiesa Madre, il Museo Civico e lo splendido palazzo Bongiorno del Settecento, affrescato e decorato, sede dell’Accademia degli Industriosi. I palazzi nobiliari, propri delle ricche baronie spagnole, sono imponenti nelle due Petralie. Alternati, con i loro balconi panciuti di ferro battuto, con le chiese ricche di stucchi, paliotti di altare, cupole maiolicate, pavimenti a mosaico, altari a tarsie marmoree.
Passeggiate culturali e percorsi naturalistici
Vicino a San Mauro Castelverde si aprono le gole di Tiberio che dal 2001 sono sito dell’European Geopark Network, riconosciuto dall’Unesco. Formate dalla erosione millenaria delle acque del fiume Pollina, si presentano come un canyon spettacolare dalle pareti levigate e a strapiombo: si visitano con escursioni in gommone accompagnati da guide specializzate.
La natura più autentica è quella poi che si scopre inerpicandosi ancora più in alto, verso le cime delle Madonie. Lasciati gli ulivi, gli aranceti, i fiori viola e gialli, si sale verso le faggete di Piano Battaglia, rifugio dei palermitani d’estate e d’inverno per escursioni, sci, trekking, percorsi in mountainbike.
Informazioni utili
Dove dormire e dove mangiare
B&B Stupor Mundi
, a Palermo, in posizione centrale: cortesia, senso dell’ospitalità, cura nella prima colazione improntata alla sicilianità, e la curiosità della Towel Art e della Fruit Art per divertirsi. www.bbstupormundi.it
Hotel Dolcestate: a Campo Felice di Roccella un hotel villaggio quattro stelle sulla costa. www.hoteldolcestate.com
Costaverde: un hotel club molto grande, quattro stelle, che dalla sua verde collinetta offre tramonti suggestivi sulla costa di Cefalù. www.hotel-costaverde.it
A Cefalù, sul lungomare, di fronte al panorama del promontorio e del borgo, sosta golosa alla bottega pizzeria Tivitti, per assaggiare la pasta alla Norma e sarde a beccafico, accompagnate da una ricca scelta di vini siciliani. www.bottegativitti.com
Eccellente ospitalità a Villa Rainò di Gangi, una villa nobiliare del Settecento restaurata e trasformata in B&B di charme, affacciato con una splendida vista sulla campagna e sulle colline. Arredi ricercati e cucina tipica ricchissima di antipasti: cipolle in agrodolce, caponata, bruschette, formaggio al pepe, frittata di ricotta e di patate, anellini alla Norma, pasta ai funghi. www.villaraino.it
A Piano Battaglia, vicino ai campi da sci, a 1600 metri, il Rifugio Marini del Cai offre l’accoglienza di un ambiente familiare e la più autentica cucina del territorio: polpette di finocchietto e funghi, caponata di mele, pecorino, provola delle Madonie, minestra di fagioli di Badda. www.rifugiomarini.it
Cosa comprare
L’azienda agrituristica Bergi di Castelbuono ci introduce in un mondo laborioso, dove si producono il miele di api nere, presidio Slow Food, e con filiera bio, frutta, conserve, piante officinali, olio. Ottima cucina e rilassante ospitalità www.agriturismobergi.com
Originali percorsi “food tour” con Castelbontà a Castelbuono. Imperdibile la sosta da Fiasconaro, già famoso ben oltre i confini siciliani. Passione per la pasticceria più tradizionale e insieme ricerca di nuove prelibatezze dolciarie. Da qui la produzione di una ricca linea di panettoni, dolci tipici della tradizione natalizia, ripensati e rivisitati in chiave siciliana e madonita, oltre ai dolci alla manna, le confetture, colombe, torroni e croccanti che mirano a valorizzare il pistacchio siciliano e la mandorla d’Avola.
www.fiaconaro.com
www.castelbonta.it
Eccellenza nell’Abbazia Santa Anastasia, Relais di charme, e cantina che produce vini con metodi biologici e biodinamici. www.abbaziasantanastasia.com
Biscotti speciali nel biscottificio Paolo Forti a Castelbuono, tra cui le famose cassatine alle mandorle, pistacchi e fichi. www.biscottipaoloforti.com
Biscotti alla cannella a Petralia Soprana nel panificio biscottificio Agliata, ideale per una sosta dolce/salata. www.biscottiallacannella.com
Info turistiche:
www.federicosecondo.org
www.cefalumadoniehimera.it
www.goleditiberio.it
www.madonieoutdoor.it