Alla Pinacoteca di Brera di Milano, il Cristo morto di Andrea Mantegna sarà esposto da oggi, 16 giugno, in un nuovo allestimento, accanto all’opera omologa di Annibale Carracci. L’iniziativa è la seconda della serie di “Dialoghi”, esposizioni che affiancano due opere dallo stesso soggetto e di autori diversi. Al quadro tra i più noti e più ammirati dai visitatori di Brera, l’indimenticabile immagine di Gesù deposto, inquadrato di scorcio, viene dedicato un percorso espositivo previsto da giovedì 16 giugno al 25 settembre. La giornata inaugurale sarà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, dalle 8.30 alle 22.15.
L’opera del Mantegna viene affiancata a “Il Cristo morto con gli strumenti della passione”, una versione a firma di Annibale Carracci, dipinta nel 1583-1585. Il Cristo morto di Mantegna è datato dagli storici attorno al 1480: fu una rivoluzione, per l’uso ardito dello scorcio e perché veniva rappresentata l’intera figura di Gesù, dando inconsueto risalto anche al disegno dei piedi.
L’opera del Mantegna ebbe parecchie imitazioni e diventò un modello per molti dipinti a venire. Insieme all’opera del Carracci, in Brera si potrà vedere un altro esempio seicentesco, il Compianto sul Cristo morto di Orazio Borgianni, del 1615.
Il dialogo tra Mantegna e Carracci viene presentato insieme al progetto del nuovo allestimento della collezione. Il “nuovo corso” voluto da James Bradburne, direttore della Pinacoteca, sta dando i suoi frutti: sono state annunciate pareti diversamente illuminate, dai colori studiati in base all’esposizione, testi di sala e didascalie aggiornate. Le sale riallestite per questa occasione sono le n. I, II, III, IV, V, VI e VII.
Per maggiori informazioni: www.pinacotecabrera.org