Dai veicoli senza conducente, alla guida senza pilota. Fra le tecnologie emergenti segnalate dagli esperti del World Economic Forum e che avranno un alto impatto sulla vita quotidiana, un posto di rilievo è occupato dalle auto senza pilota. Peraltro stiamo già assistendo a veicoli senza conducente, come treni e metro (la linea Lilla a Milano), o addirittura navi, come SeaHunter la nuova nave timonata da un computer che è stata recentemente varata dalla marina americana e sarà in grado di navigare per tre mesi senza fermarsi.
I progetti di auto senza pilota stanno subendo un’accelerazione fortissima, tutte le grandi, e non solo del mondo dell’auto, si stanno lanciando nel settore, da Google a Ford, da Tesla a Fiat-Chrysler, anche se solo il 48 per cento degli americani è disposto a provare l’auto che si guida da sola. Rispetto ai possibili errori e incidenti che avvengono in sede di test, bisogna ricordare le circa 3300 vittime di incidenti stradali ogni giorno nel mondo.
Differenti soluzioni di mobilità tra Volvo e Ford
A Pittsburgh in Pennsylvania hanno iniziato ad operare un centinaio di Volvo XC90 al servizio del pubblico e senza conducente alla guida, per iniziativa di Uber il “nemico dei tassisti”. Si tratta di auto specificatamente modificate con decine di sensori e che usano telecamere, laser, radar e ricevitori GPS. Volvo e Uber alleate nella tecnologia delle automobili a guida automatica, che peraltro la casa automobilistica sta testando dal 2014 in Svezia.
Gioca invece da sola Ford, almeno per ora; la casa americana, che da più di 100 anni ha rappresentato il senso di sicurezza nel trasporto automobilistico, vuole continuare a offrire per il futuro differenti soluzioni di mobilità. Ford intende produrre entro il 2021 una vettura con motore elettrico che si guiderà da sola. Intanto, macinando chilometri e accumulando esperienza, circola sulle strade della California, dell’Arizona e del Michigan una piccola flotta di modelli dotati di intelligenza artificiale che vede tutti gli ostacoli della circolazione stradale, flotta che sarà triplicata nel prossimo futuro.
Guida senza pilota: Fiat Chrysler si accorda con Google
Fiat Chrysler e Google hanno invece raggiunto un accordo di cooperazione per sviluppare le tecnologie di guida autonoma: la fase operativa del progetto potrebbe partire già entro quest’anno. La casa californiana dovrà sviluppare il software di gestione automatica della guida mentre la casa automobilistica fornirà il minivan Chrysler Pacifica, circa cento vetture, già dotate di tecnologia ibrida e di una piattaforma specifica. La prima Google Car risale al 2008, una Toyota Prius senza conducente e che oggi è dotata di 64 laser che girano a 360 gradi. In tutto le Google Car, senza mai superare i 40 km orari, hanno percorso più di 2 milioni di chilometri di prova, e i test continuano considerando sia nuove condizioni metereologiche sia sistemi per cavarsela di fronte a soluzioni imprevedibili. La sperimentazione della Google Car sta avvenendo in California su strade molto poco frequentate, e dove esiste una legislazione, dal 2011, che prevede comunque la presenza a bordo di un essere umano pronto a prendere la guida.
