Scicli, perla architettonica in provincia di Ragusa con quindici chiese storiche (a cui se ne aggiungono altrettante sconsacrate, alcune diventate spazi culturali) e una ventina di favolosi palazzi nobiliari, dal 28 ottobre al 1 novembre ospita Rubino-Wine Experience, la manifestazione enogastronomica allestita dall’associazione culturale SEM (Spazi Espressivi Monumentali). L’evento consente di scoprire e conoscere, a partire da calici e piatti, la sintesi di paesaggi naturali, cultura millenaria e tradizioni agricole e pastorali che rende unica l’atmosfera della Val di Noto, la macroarea sudorientale della Sicilia, distinta dalle altri due, il Val di Mazara, a ovest e il Val Demone, a est. Da 4 anni, Rubino-Wine Experience, è uno degli eventi enogastronomici di riferimento in Sicilia perché in 5 giorni riesce a offrire un intenso viaggio tra beni culturali di indescrivibile bellezza e alcuni tra i migliori sapori regionali. Ovvero quelli del territorio ibleo, cuore del barocco e di gloriosi vini rossi.
Momenti da vivere lentamente tra arte e sapori
Un sensoriale ponte d’Ognissanti tra eventi, degustazioni e incontri da vivere, come sottolineano gli organizzatori, in chiave “slow”, la più indicata per inebriarsi soprattutto di Frappato, Nero d’Avola e Cerasuolo di Vittoria, i vini più famosi della zona: nettari color rubino, appunto, che con i loro profumi e sapori, capaci di combinare forza e eleganza, rappresentano l’eccellenza produttiva della terra ragusana, le cui città tardo barocche sono censite dal 2002 nel Patrimonio dell’Umanità.
Un percorso che celebrerà anche la attuale produzione artistica e artigianale dell’area. Già dall’apertura di Rubino 2016, la sera di venerdì 28, sarà possibile ammirare la mostra di installazioni “6 luoghi 6 artisti”. Momenti clou della kermesse saranno i pomeriggi e le serate di domenica 30 e lunedì 31 ottobre, con l’expo delle eccellenze vinicole, agroalimentari e artigianali in diverse aree di Scicli, con stand al cospetto degli antichi edifici del centro storico. Non solo assaggi, quindi, ma anche l’occasione di meravigliarsi della luce unica riflessa dalla pietra chiara con cui sono costruiti i suoi monumenti, tra i maggiori esempi di barocco al mondo.
Conosciamo Scicli
Uno spettacolo che caratterizza quasi l’intera pianta urbana di Scicli, cittadina di 27mila abitanti che si estende lungo un vallone incastrato tra i colli di San Bartolomeo e di Santa Maria La Nova, chiamati “cave” dagli abitanti, offrendo palazzi dai prospetti fantasmagorici. Su questi si scatenò l’estro degli scalpellini dopo il sisma del 1693 che devastò il Val di Noto, quando l’imperativo fu di ricostruire all’insegna di una bellezza bizzarra, eccessiva, come se i mascheroni affacciati dalle mensole dei balconi lanciassero uno sberleffo alla cattiva sorte. Su tutti, il settecentesco Palazzo Beneventano, seguito dalle preziosità architettoniche dei palazzi Iacono e Fava, Spadaro e Bonelli. Un luogo dalle origini millenarie, Scicli, esempio della commistione tra Medio Oriente e Europa con l’avvicendarsi dei Normanni agli Arabi. E giunto al suo massimo splendore durante la dominazione spagnola. Furono proprio gli Aragonesi a inglobare le propaggini meridionali dei Monti Iblei, su cui Scicli sorge, nella Contea di Modica, uno dei più vasti feudi del Mezzogiorno italiano.
Trekking, arte creativa, tradizione culinaria
In occasione di Rubino 2016 sarà possibile scoprire Scicli partecipando alle passeggiate guidate, nelle mattine di sabato 29 e lunedì 31 ottobre, organizzate dall’associazione culturale “Tanit Scicli” o ai trekking in collina proposti da “EsplorAmbiente”, le mattine di domenica 30 ottobre e martedì 1 novembre. Nel corso di queste giornate sarà possibile prendere parte a degustazioni guidate, a cura dell’Associazione Italiana Sommelliers.
Altra occasione in cui l’arte creativa incontrerà la tradizione culinaria sarà, il 1 novembre, lo show cooking di Palazzo Busacca, curato dallo chef sciclitano Luca Giannone: una performance che impegnerà 7 chef (con i rispettivi staff di cucina) attivi in alcuni dei ristoranti più famosi in Sicilia. E che assicurerà emozioni alla vista e al palato del pubblico, con prelibatezze tradizionali della terra iblea, anche rivisitate.
Info: www.rubinoscicli.it