Mercoledì 24 Aprile 2024 - Anno XXII

Ritrovamenti archeologici a Torre di Palme: tombe con corpi di donne

Torre di Palme il borgo-antico

Torre di Palme tra i Borghi più belli d’Italia. Due tombe con i corpi di donne picene ricoperte di gioielli e ambra risalenti al VI secolo avanti Cristo sono state rinvenute nel comune di Fermo in località Torre di Palme.

Torre di Palme Anellone-in-mostra
Anellone piceno in mostra

In località Torre di Palme, nel comune di Fermo, in provincia di Ascoli Piceno, prima di Natale, durante gli scavi del viadotto metanifero, la terra ha restituito i corpi di due donne vissute nel VI sec a. C. ammantate di ambra, gioielli e di due famigerati anelloni piceni, “tipici”, secondo Giacomo Recchioni, antropologo laureatosi a Bologna con una tesi su “Palma: tra storia e antropologia”, che da anni collabora con Regione, Provincia e Comuni sulla diffusione e ricerca della cultura marinara dei Piceni, della figura femminile arcaica palmense. Particolare interesse l’ha destato il ritrovamento degli anelloni, data anche la mostra “L’anello di Cupra” che il Comune aveva allestito qualche mese fa a Palazzo dei Priori e che ha riscosso un grande successo di pubblico. “Gli anelloni avevano da sempre contraddistinto l’area di Cupra – spiega Recchioni – ma anche nella zona di Torre di Palme ne sono stati trovati alcuni. I due ritrovati in questi giorni non sono un unicum di questa area: già a fine Ottocento  ne erano stati rinvenuti una dozzina. Il fatto che siano stati trovati in questa zona conferma che i Piceni non fossero semplicemente un popolo di pastori, ma avessero anche un presidio vicino al mare”.

Torre di Palme: bellezze naturali, architettoniche, archeologiche

Torre di Palme piazzale-della-Rocca
Piazzale della Rocca

Secondo Recchioni ora è importante trovare un luogo che valorizzi al massimo questa scoperta. L’obiettivo dell’antropologo, condiviso anche da Francesco Trasatti, vicesindaco di Fermo e assessore alla cultura, è quello realizzare un piccolo museo a Torre di Palme: “Questo borgo è conosciuto e apprezzato per le sue bellezze naturalistiche e architettoniche – argomenta Recchioni – e ci piacerebbe far passare il messaggio del suo valore anche archeologico”. Torre di Palme è un luogo capace di incantare il visitatore in tanti modi diversi e questa scoperta, di poco posteriore all’ingresso del paese nel club dei borghi più belli d’Italia, è ideale per l’ulteriore promozione e valorizzazione di questo gioiello del nostro territorio. Il borgo non è nuovo a questo tipo di scoperte: anticaglie, monili, armi a partire dal XVIII sec. furono rinvenute nei pressi del borgo, destando così le prime curiosità tra gli eruditi del tempo. Altri scavi furono eseguiti nei primi del ‘900 dall’allora sovrintendente Dall’Osso, mentre altri vennero portati avanti nel dopoguerra da noti archeologi: prima da Delia Lollini, poi da Gabriele Baldelli. “Questa scoperta – spiega il vice sindaco Francesco Trasatti – rappresenta un nuovo prezioso tassello nella valorizzazione di Torre di Palme. Oltre a una straordinaria bellezza naturalistica e architettettonica, ora può vantare anche una ricchezza archeologica sotterranea che attribuisce al borgo fascino e mistero”.
A pochi giorni dal suo ingresso ufficiale fra i Borghi più belli d’Italia, Torre di Palme può scrivere un nuovo capitolo nel libro che racconta la sua bellezza.

LEGGI ANCHE  Gangi, trovata villa antica di epoca ellenistica
Condividi sui social: