Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

A Friend a Milano impachetta Porta Venezia durante Art Week

A Friend Porta-Venezia

La Fondazione Nicola Trussardi ha commissionato all’artista ghanese Ibrahim Mahama, una installazione che dal 2 al 14 aprile coprirà i Caselli Daziari di Porta Venezia con sacchi di juta. Uno spettacolo temporaneo capace di confrontarsi con il passato e il presente di Milano

A Friend Milano Porta Venezia-
A Friend. Installazione per Fondazione Trussardi a Porta Venezia, Milano

La Fondazione Nicola Trussardi ha presentato oggi a Milano “A Friend”. Una istallazione dell’artista ghanese Ibrahim Mahama, concepita in un luogo simbolo della città. I due caselli daziari di Porta Venezia. L’installazione coordinata dal Comune di Milano, e curata da Massimiliano Gionio, è stata realizzata in occasione dell’Art Week milanese e resterà visibile al pubblico fino al 14 aprile.

Il crocevia di Porta Venezia, una delle sei porte principali della cinta urbana, sorge sullo stesso asse viario su cui erano sorte in precedenza le omonime porte di epoca romana, medievale e spagnola. Per secoli Porta Venezia è stata per Milano la porta d’Oriente, segnando il confine che delimitava il territorio urbano rispetto alla campagna. Storicamente ha contribuito a definire la topografia di Milano e la relazione tra la città e il mondo esterno.

Installazione: una seconda pelle con sacchi di juta

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A Friend. Installazione in fase di lavorazione di Ibrahim Mahama per Fondazione Trussardi a Porta Venezia, Milano

A Friend vuole innescare una riflessione sul concetto stesso di soglia. Il luogo di passaggio che definisce l’interno e l’esterno, il sé e l’altro, l’amico e il nemico. Come già avvenuto per le numerose opere pubbliche realizzate da Ibrahim Mahama nelle capitali dell’arte contemporanea in musei, biblioteche, palazzi governativi, teatri e stazioni ferroviarie, anche a Milano l’artista avvolgerà i caselli neoclassici di Porta Venezia con sacchi di juta. Una seconda pelle che conferirà ai due edifici una nuova identità. Non più guardati come semplici monumenti. Ma osservati alla luce della loro origine storica e della loro funzione simbolica ed economica come luogo di scambio commerciale.

A Friend, spettacolo e confronto tra passato e presente

A Friend Fondazione Trussardi-Milano
A Friend. Installazione per Fondazione Trussardi a Porta Venezia, Milano

Mahama ha messo in scena in uno snodo nevralgico per la viabilità cittadina uno spettacolo temporaneo capace di confrontarsi con il passato e il presente di Milano. L’artista indaga alcuni dei temi più importanti della contemporaneità: la migrazione, la globalizzazione e la circolazione delle merci e delle persone attraverso i confini e le nazioni. Le sue installazioni su larga scala impiegano materiali raccolti da ambienti urbani. Frammenti architettonici, legno, tessuti e, in particolare, sacchi di juta che vengono cuciti insieme e drappeggiati su imponenti strutture architettoniche.

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A Friend il lavoro, il commercio, lo sfruttamento

I sacchi di Mahama racchiudono un significato più nascosto che riguarda la forza lavoro che si cela dietro la circolazione internazionale delle merci. Il sacco di juta, spiega l’artista, “racconta delle mani che l’hanno sollevato, come dei prodotti che ha portato con sé, tra porti, magazzini, mercati e città. Le condizioni delle persone vi restano imprigionate. E lo stesso accade ai luoghi che attraversa”.
Per assemblare i sacchi, spesso Mahama collabora con decine di migranti provenienti da zone urbane e rurali in cerca di lavoro. Persone senza documenti né diritti, vittime di un’esistenza nomade e incerta che ricorda le condizioni subite dagli oggetti utilizzati nelle proprie opere.

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