
C’è stato un tempo in cui il museo era solo silenzio, cornici, didascalie. Poi è arrivata l’era digitale, e con essa il timore che tutto si riducesse a schermi ed effetti luminosi. Eppure, quando la tecnologia si mette al servizio della cultura, nascono spazi capaci di amplificare il valore del passato e di trasmetterlo anche a un pubblico giovane, esigente e figlio del terzo millennio, sempre più abituato a linguaggi digitali.
È il caso del nuovo Spazio Multimediale delle Gallerie dell’Accademia a Venezia, inaugurato il 10 luglio 2025 alla presenza del Direttore del Museo dott. Giulio Manieri Elia e dei coordinatori dell’allestimento Maria Antonietta De Vivo e Stefano Volpin.
Pensato come ambiente integrativo al percorso museale tradizionale, il nuovo spazio si propone di raccontare il patrimonio artistico e storico delle Gallerie attraverso strumenti multimediali immersivi e contenuti interattivi. Ma cosa si cela dietro a tutto ciò?
Gallerie dell’Accademia in funzione l’occhio in 3D

Non si tratta soltanto di schermi touch e percorsi virtuali per navigare tra le collezioni, come accade in molti altri musei. L’autentico valore aggiunto di questo progetto risiede nel lavoro scientifico condotto nei laboratori del museo, dove le opere vengono letteralmente esplorate in profondità.
È il “grande fratello” dell’occhio elettronico 3D che analizza, indaga, seziona, manovrato da restauratori esperti e tecnici multimediali, per restituire al pubblico l’essenza stessa dell’opera e il suo stato di conservazione.
Un approccio che, grazie alla catalogazione digitale delle opere, consentirà anche di monitorare nel tempo eventuali deterioramenti dovuti, ad esempio, all’esposizione alla luce o alle variazioni ambientali. Una tecnologia che non si limita dunque alla fruizione immediata, ma diventa strumento di tutela e prevenzione a lungo termine.
In compagnia dell’Uomo Vitruviano

A fare da test d’eccezione per il nuovo percorso touch screen è l’Uomo Vitruviano, l’inestimabile capolavoro di Leonardo da Vinci custodito alle Gallerie dell’Accademia.
Un’opera raramente esposta al pubblico, che attraverso il nuovo sistema potrà essere esplorata nei suoi dettagli più minuti, offrendo una lettura ravvicinata e scientifica della sua straordinaria complessità.
Analogamente potranno essere esplorate, con la medesima modalità, il Ritratto di bambina con ciambella di Rosalba Carriera, che giunse alle Gallerie dell’Accademia nel 1888, opera estremamente delicata a livello conservativo e L’Allegoria della Prudenza o della Vanità di Giovanni Bellini, attualmente esposta in occasione della grande mostra “Corpi moderni. La costruzione del corpo nella Venezia del Rinascimento”.
Da spettatore a protagonista

Il visitatore potrà interagire direttamente sugli schermi touch, disponibili in italiano e inglese, e ogni volta che sposterà il cursore su un’opera — o meglio, sui suoi dettagli — comparirà una didascalia dinamica con tutte le spiegazioni del caso. Un modo intuitivo e coinvolgente per scoprire aspetti nascosti, dettagli tecnici e informazioni storiche difficilmente accessibili durante la normale visita in sala. Il visitatore non sarà più semplice spettatore, ma protagonista di un viaggio dentro l’opera, capace di ampliare conoscenze e soddisfare curiosità anche le più recondite.

Fiore all’occhiello delle Gallerie dell’Accademia è quello di essere l’unico museo in Italia dotato di un laboratorio scientifico interno con un team dedicato e il primo a fruire di un microscopio elettronico 3D, tecnologia d’avanguardia che consente di analizzare in profondità la materia delle opere, restituendo immagini tridimensionali dei pigmenti, delle fibre e delle stratificazioni pittoriche. Un primato che testimonia la volontà del museo di coniugare ricerca, tutela e divulgazione, offrendo al pubblico un’esperienza di visita arricchita e consapevole.
Familiarizzare con i capolavori del museo

A confermarlo sono anche le parole del Direttore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dottor Giulio Manieri Elia, che in occasione dell’inaugurazione ha dichiarato:
«Presentiamo oggi un’eccellenza forse meno nota di questo museo, giustamente celebre per la sua collezione e per le esposizioni che promuove. Si tratta di uno spazio interattivo che consente ai visitatori di familiarizzare con i capolavori del museo, ma rappresenta inoltre una vetrina aperta sulle attività del Laboratorio scientifico e dei restauri delle Gallerie. Per il cui rilancio, indirizzato all’aggiornamento della dotazione strumentale e dell’organico, abbiamo lavorato moltissimo grazie al contributo dell’équipe del museo e al sostegno entusiasta di Venice International Foundation, di Venice In Peril, dell’Associazione Best Talent e del Banco Energia società Benefit».
Informazioni: www.gallerieaccademia.it/
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