La più grande manifestazione internazionale per l’offerta archeologica per promuovere il turismo culturale in Campania ha subito un ulteriore spostamento. La XXIII edizione della BMTA, Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico ha subito un nuovo spostamento a seguito dell’ultimo Dpcm del 2 marzo. Dopo i rinvii del 19-22 novembre 2020 e del 8-11 aprile 2021, la nuova data è 30 settembre – 3 ottobre 2021. Regione Campania, Comune di Capaccio Paestum, Parco Archeologico di Paestum e Velia, in accordo con la Direzione della BMTA hanno definito la nuova data.
La scelta di tenerla da giovedì 30 settembre a domenica 3 ottobre è stata dettata da due orini di motivi: “… siamo convinti di poter assicurare agli operatori e ai visitatori massima sicurezza e risultati soddisfacenti”. Per quella data il contagio da Covid-19 dovrebbe essere sotto controllo perché la maggioranza degli italiani sarà stata già vaccinata. Gli enti promotori dicono che “la nuova data consentirà a visitatori e addetti ai lavori di vivere pienamente Paestum e la bellezza del sito Unesco. A fine settembre infatti il clima è sicuramente migliore rispetto alla data di novembre.
BMTA 2021 rilancio della domanda di prossimità
Con l’avvio delle XXIII edizione della BMTA si sancirà la definitiva ripartenza del nostro Bel Paese e del turismo. Un turismo in chiave più esperienziale, sostenibile e rivolto alla domanda di prossimità. Tutte tematiche a cui la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico si ispirerà in questa edizione.
Felice Casucci, Assessore al Turismo della Regione Campania, ha dichiarato che opererà con il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri. L’idea è far diventare Paestum, attraverso la BMTA 2021, luogo dell’offerta di turismo culturale campano in ambito archeologico. “Nell’autunno 2021 e nel primo semestre 2022 si svilupperà la domanda di prossimità nazionale ed europea, in attesa della ripartenza definitiva della domanda intercontinentale dall’estate 2022”.
Casucci ha aggiunto che “bisognerà mettere in luce i prestigiosi siti Unesco. Quelli in procinto di candidatura, come i Campi Flegrei, e l’ampio patrimonio culturale che attende solo di essere valorizzato secondo prodotti turistici esperienziali e sostenibili. Inoltre, l’offerta enogastronomica campana trova nella dieta mediterranea e nella pizza napoletana, patrimoni immateriali dell’Unesco, il valore aggiunto, unico e autentico, da consegnare ai turisti che scelgono le nostre destinazioni archeologiche”.
Info: www.bmta.it