Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Il futuro è di casa a Tokyo

Tokio il futuro è a Miraikan (ph. b. andreani © mondointasca.it)

Lasciamo le meraviglie di Nikkō narrate nella 12ª tappa per tornare a Tokyo la città del futuro. Partiamo da Miraikan, il museo della scienza e dell’innovazione. Incontro con il gigantesco robot Gundam Unicorno. Meraviglia, stupore e bellezza senza confini, Borderless.

futuro Tokyo (ph. b. andreani © mondointasca.it)
Tokyo (ph. b. andreani © mondointasca.it)

Dopo l’immersione nella natura e nel whisky superlativo del Fuji (ma solo un po’…) e nella storia gloriosa del Giappone con le meraviglie di Nikkō, la mia anima eclettica ha bisogno di tornare alla civiltà del presente… anzi di andare verso il futuro! Il Giappone è forse il posto nel mondo in cui più di altri si può intravedere il domani che ci aspetta. Scoprendo quello che è dietro l’angolo e che diventerà parte della nostra quotidianità tra qualche anno.

Per intraprendere questo viaggio nel futuro bisogna tornare a Tōkyō e fermarsi innanzitutto al Miraikan, il museo della scienza e dell’innovazione. Per raggiungerlo si comincia subito con un mezzo per noi italiani ancora futuristico: si tratta di una monorotaia a guida autonoma. Il treno è super efficiente e il percorso affascinante. Attraversare il ponte dell’Arcobaleno nella baia di Tōkyō la monorotaia effettua letteralmente un giro di 360° tutto in salita. E una volta lassù la vista è spettacolare!

futuro Il globo terrestre al museo (ph. b. andreani © mondointasca.it)
Il globo terrestre al museo (ph. b. andreani © mondointasca.it)

Il trenino conduce all’isola di Odaiba, dove si trova il fantastico museo dedicato alla scienza e all’innovazione. Sull’isola si concentrano anche altre meraviglie della Tōkyō del futuro. Ma andiamo con ordine… Giunto al Miraikan, mi faccio subito travolgere dall’atmosfera tecnologica di questo luogo.

All’interno dell’edificio super moderno campeggia un gigantesco globo terrestre sospeso. Muovendosi mostra la rotazione della terra e la situazione meteo in tempo reale. Tutto attorno salgono delle rampe a spirale che avvolgono la terra come gli anelli di Saturno.

Futuro tra laboratori e spazi didattici

All’interno del museo si trovano numerosi laboratori e spazi didattici che illustrano l’avanguardia in vari campi. Si va dalle nanotecnologie all’ingegneria spaziale, dalle scienze applicate alla natura per arrivare alla robotica. Ed è probabilmente quest’ultima la sezione che più mi appassiona, con i suoi modelli androidi, i robot in grado di “leggere” e riprodurre le emozioni umane, quelli che svolgono perfettamente i compiti assegnati.

futuro Miraikan laboratori (ph. b. andreani © mondointasca.it)
Miraikan, laboratori (ph. b. andreani © mondointasca.it)

E infine il mitico robot Asimo, sviluppato dalla società Honda, il cui spettacolo si tiene a determinati orari nel corso della giornata. Il robottino è un campione di simpatia, tecnologia e poesia e si impegna in un vero e proprio show in cui cammina, parla, balla, canta e intrattiene gli ospiti del museo, mostrando tutte le sue abilità. È davvero affascinante seguire il gesticolare delle sue mani e delle sue dita!

Completano la visita al museo una serie di spazi interattivi in cui è possibile fare diverse esperienze didattiche e un teatro circolare che funge da planetario e da cinema 3D. Davvero un’esperienza bellissima!

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Il robot Gundam anticipa il futuro
Statua di Gundam (ph. b. andreani © mondointasca.it)
Statua di Gundam (ph. b. andreani © mondointasca.it)

Terminata la visita al Miraikan mi dirigo a piedi verso una delle attrazioni più famose di Odaiba, ovvero la statua del robot Gundam Unicorno, un colosso in scala 1 a 1 alto 20 metri che mette davvero in soggezione chi vi passa accanto. Ogni 2 ore la statua si anima e si trasforma nelle due versioni Unicorn e Destroyer, che gli amanti di Manga e Anime riconosceranno sicuramente. Alla sera è possibile invece seguire spettacoli in tema Gundam con musica e proiezioni che illuminano il robot con luci colorate.

Sull’estremità nord dell’isola di Odaiba si può anche ammirare una versione ridotta della Statua della Libertà, per una foto ricordo un po’ fuori dal comune, dato che lo skyline di Tōkyō è piuttosto diverso da quello di Manhattan. Ma ai numerosi turisti che affollano il belvedere affacciato sulla baia questa statua in miniatura sembra andare bene lo stesso!

futuro Isola di Odaiba (ph. b. andreani © mondointasca.it)
Isola di Odaiba (ph. b. andreani © mondointasca.it)

L’isola di Odaiba, essendo di fatto un’isola artificiale costruita dall’unione di 6 fortezze del ‘600 edificate sotto lo shogunato dei Tokugawa anticamente poste a difesa della baia di Tōkyō, ha finito col diventare nel tempo il luogo di riferimento dove si concentrano numerose attrazioni e occasioni di svago per giapponesi e turisti.
Qui infatti vi si trovano centri commerciali, un parco termale, una ruota panoramica, sale per spettacoli e persino delle spiagge.

Borderless: futuro senza confini
futuro Borderless (ph. b. andreani © mondointasca.it)
Borderless (ph. b. andreani © mondointasca.it)

Ma l’attrazione che non dovete assolutamente mancare è l’installazione permanente del gruppo TeamLab chiamata Borderless, ovvero senza confini. L’installazione è stata chiusa nella zona di Odaiba il 31 agosto 2022, ma nel 2023 sarà completato il trasloco verso il centro di Tōkyō nella zona denominata Azabudai Hills, dove riaprirà i battenti. E credetemi, non la dovete perdere!

Borderless è costituita da una serie di padiglioni in cui il collettivo TeamLab, fatto di artisti, ingegneri, programmatori, architetti e animatori virtuali, ha generato mondi dove la meraviglia e lo stupore dominano tutti i sensi umani. Le sale sono un susseguirsi di paesaggi fantastici in cui i visitatori vengono travolti da fiori e piante, animali fluttuanti, luci, suggestioni sonore e fisiche, che mescolano realtà virtuale, stimoli percettivi e veri e propri sogni a occhi aperti.

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Lampade che leggono lo stato d’animo
TeamLab Borderless (ph. b. andreani © mondointasca.it)
TeamLab Borderless (ph. b. andreani © mondointasca.it)

È davvero difficile descrivere a parole questa serie di esperienze, che vanno assolutamente vissute in prima persona. Una su tutte: la sala con le lampade che si illuminano al tocco dei partecipanti e interpretano, attraverso il colore, il loro stato d’animo. Blu, rosso, giallo, verde, arancione, viola si alternano in mille sfumature che cambiano al calore e alla modalità del tocco delle persone, in un ambiente onirico.

Saya ed io ci immergiamo in questo susseguirsi di mondi e di ambienti in una dimensione senza tempo. L‘unica reazione possibile è restare a bocca aperta e sognare come bambini cresciuti di fronte a tanta bellezza ed emozione.

Borderless è davvero un’esperienza unica a tutto tondo, in cui i confini dei sensi sfumano e lasciano i visitatori senza fiato. Se avete solo un giorno a Tōkyō e siete di passaggio è lì che dovete andare, perché si tratta di una delle cose più interessanti, magiche ed emozionanti che potete vivere della modernità giapponese. Ed è sicuramente qualcosa, tra le tante, che ricorderò per sempre di questo mio meraviglioso viaggio in Giappone. 

Giappone in tasca: consigli di viaggio

Soggiornare il futuro in modo economico e divertente
Capsule Hotel (ph. b. andreani © mondointasca.it)
Capsule Hotel (ph. b. andreani © mondointasca.it)

Se volete provare un’esperienza diversa dal solito e magari avete un budget limitato, soggiornare in un capsule hotel può essere la scelta che fa per voi. Si tratta di fatto di dormitori, ma non sono degli ostelli. Sono strutture più curate che offrono anche diversi range di prezzo. Variano a seconda degli standard dei servizi offerti, come bagni e docce, di solito in comune, e a volte una zona cucina. Naturalmente offrono delle aree per dormire, divise tra uomini e donne.

Ogni ospite ha una capsula-letto dedicata e indipendente, dotata di luce, presa elettrica, vano portaoggetti e a volte radio e tv. Gli ambienti  finiscono per a ssomigliare a simpatici alveari per umani. Ogni celletta è accostata alle altre e lo spazio è sfruttato al massimo.

Se non si soffre di claustrofobia ci si sente quasi delle api. Forse non è un caso dato che la produttività è all’origine della nascita dei capsule hotel. Strutture nate per consentire ai sararimen giapponesi di riposare dopo lunghe giornate di lavoro, qualora perdano l’ultimo treno dei pendolari e devono dormire in città.

Asakusa Tempio Senso-Ji (ph. b. andreani © mondointasca.it)
Asakusa Tempio Senso-Ji (ph. b. andreani © mondointasca.it)

Questi hotel sono diffusi in tutto il Giappone, catturando anche l’interesse e la curiosità dei turisti. Ho scelto di fare questa esperienza per una notte di appoggio a Tōkyō e devo dire che soggiornare in un capsule hotel è stato divertente.

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Ne ho scelto uno non troppo basico, di quelli più curati con qualche servizio in più e con più spazio in altezza per stare seduti nella capsula. E il destino ha voluto che il mio capsule hotel si trovasse “naturalmente” ad Asakusa, il quartiere del Senso-Ji e dell’esperienza mistica vissuta sotto il peso del Mikoshi. La vista del tempio illuminato di sera è da cartolina!

Giappone in tasca: per i più curiosi 
Asimo, l’androide più simpatico di Tōkyō
futuro Miraikan Robot Asimo (ph. b. andreani © mondointasca.it)
Robot Asimo (ph. b. andreani © mondointasca.it)

Il suo nome sembra ricordare il grande scrittore di fantascienza Isaac Asimov. In realtà questo simpatico robot che anticipa il futuro, deve il suo appellativo all’acronimo Advanced Step in Innovative Mobility. La società Honda ha sviluppato questo prototipo nel 2000 come assistente multifunzionale a varie attività umane. Con un’altezza di 130 cm e un peso di 48 kg, questo robottino assomiglia a un astronauta sbarcato sulla luna.

Ma che cosa sa fare Asimo? Innanzitutto è in grado di camminare e non a caso il suo nome è anche in assonanza con ashimo, che in giapponese significa “ha anche le gambe”. E questo perché Asimo è il primo prototipo bipede sviluppato da Honda, dopo tanti altri robot non umanoidi già realizzati.

Oltre a deambulare, Asimo è in grado di svolgere altre attività, come tirare calci a un pallone, salire e scendere le scale, ritornare alla postazione di ricarica quando necessario. Ma anche riconoscere i movimenti degli umani intorno a sé e le istruzioni vocali impartite. Sa inoltre trasportare oggetti e versare liquidi in un bicchiere. Riconosce infine i volti, stringe le mani ai propri interlocutori e parla persino nella lingua dei segni.

Asimo è stato considerato il robot più intelligente del mondo. Oltre all’intelligenza mostra pure doti da atleta: può correre alla velocità di 9 km orari ed è in grado di evitare gli ostacoli, di giocare a baseball e a bowling. Un pezzo di futuro è già qui. Quanto mi è simpatico Asimo! 

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