Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Italiani maestri di ferrovie

Il nostro sistema di Alta Velocità è un modello di tecnologia che viene esportato in tutto il mondo. In questi giorni è a lezione da noi una delegazione di dirigenti delle RzD, le Ferrovie Russe

Il nuovissimo Frecciarossa 1000. Copyright: Ferrovie dello Stato Italiane
Il nuovissimo Frecciarossa 1000. Copyright: Ferrovie dello Stato Italiane

 

Quello che fa ulteriormente arrabbiare chi si occupa di trasporto ferroviario per passione o per professione è che le ferrovie italiane sono un modello di tecnologia e sicurezza a livello mondiale. Proprio per questo motivo i continui disservizi a livello locale, i tagli e il disinteresse politico verso il trasporto su rotaie sono un insulto alle grandi capacità di gestori, tecnici e maestranze. L’industria ferroviaria italiana (o meglio quello che resta dopo le svendite all’estero) è in grado di fornire impianti di segnalazione, materiali rotabili, sistemi di gestione e di controllo, servizio ad Alta Velocità in tutto il mondo e di essere, orgogliosamente da modello per altri Paesi che stanno modernizzando la propria rete.

Ospiti dall’Est

La livrea di un treno delle Ferrovie Russe, RzD
La livrea di un treno delle Ferrovie Russe, RzD

In questi giorni è in Italia per studiare il nostro sistema Alta Velocità una delegazione di dirigenti delle RzD, le Ferrovie Russe, guidata da Alexander Misharin amministratore delegato della società incaricata di costituire e gestire il futuro sistema alta velocità russo. Secondo il piano recentemente approvato sarà costruita una linea AV Mosca-Vladimir-Nizhny Novgorod-Kazan di 803 chilometri che ridurrà il tempo di viaggio tra Mosca e Kazan dalle attuali 13 ore a 3 ore e mezza. Il costo previsto per i lavori è di 928 miliardi di rubli (circa 22,25 miliardi di euro), al 70% proveniente da capitale pubblico e al 30% da capitali privati. Sono previsti anche altri corridoi Alta Velocità: Mosca-San Pietroburgo e Mosca-Rostov na Donu-Adler.

Visite mirate a Bologna e Pistoia

L'Apparato Centrale Computerizzato di Bologna. Foto Ferrovie dello Stato
L’Apparato Centrale Computerizzato di Bologna. Foto Ferrovie dello Stato

La delegazione russa partecipa a un seminario dedicato al sistema AV Torino–Salerno, il cui scopo è illustrare i modelli gestionali della rete italiana ad Alta Velocità, le caratteristiche degli investimenti fatti, il ciclo manutentivo e le best practices che rendono il sistema italiano uno dei più sicuri e funzionali al mondo. Sono previste le visite all’Apparato Centrale Computerizzato (ACC) di Bologna Centrale, che gestisce i flussi di traffico del nodo ferroviario, e la Sala Controllo AV, dal quale si governa la circolazione di tutti i treni Alta Velocità da Milano a Firenze. Altra tappa sarà lo stabilimento AnsaldoBreda di Pistoia, dov’è attualmente in costruzione il nuovo Frecciarossa 1000. Nel programma degli incontri, anche un viaggio di prova sul Dia.Man.Te., il nuovo treno diagnostico di Rete Ferroviaria Italiana, capace di controllare lo stato dell’infrastruttura alla velocità di 300 km/h. (08/10/2013)

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