Lunedì 24 Febbraio 2025 - Anno XXIII

“GIAPPONE. Terra di Geisha e Samurai”

Giappone Geisha Samurai paravento dipinto a inchiostro

Dal 1° Marzo al 29 Giugno l’arte giapponese si mostra nel Complesso monumentale di Villa Contarini Fondazione G.E. Ghirardi, a Piazzola sul Brenta. Oltre 100 opere esposte.

Giappone Geisha Samurai Utagawa Hiroshige, Hiratsuka la strada Nawate
Utagawa Hiroshige, Hiratsuka la strada Nawate, xilografia policroma, 1833

Cosa rende il Giappone così affascinante per noi occidentali? È l’eleganza discreta delle sue tradizioni? Oppure la ferrea disciplina dei suoi guerrieri o forse il mistero che avvolge ogni suo antico rituale?

Per scoprirlo, non serve solcare mari o attraversare cieli, né smarrirsi tra le luci di Tokyo o tra i templi di Kyoto.
Basta varcare la soglia di un luogo altrettanto ricco di storia e fascino per avvicinarsi alla millenaria cultura nipponica e scoprire l’essenza di questa antica civiltà.

Il Giappone a Villa Contarini Camerini
Giappone Geisha Samurai
Armatura completa di Samurai, Periodo Meiji (1868-1912), metallo, cuoio

Ad accogliere questo straordinario incontro tra Oriente e Occidente è Villa Contarini Camerini Fondazione G. E. Ghirardi, a Piazzola sul Brenta (Padova), un capolavoro architettonico la cui origine risale alla metà del XVI secolo. La villa, dalla scenografica facciata barocca arricchita da eleganti decorazioni e il suo vasto complesso di sale affrescate, incarna il fasto delle dimore nobiliari venete, ed è molto simile ad una reggia.

Dal 1° Marzo al 29 Giugno 2025, l’esposizione “GIAPPONE. Terra di geisha e samurai” offrirà ai visitatori un percorso immersivo tra arte, storia e tradizioni permettendo di scoprire una civiltà tanto affascinante quanto complessa.
L’esposizione, curata da Francesco Morena, è prodotta da ARTIKA in collaborazione con Veneto Edifici Monumentali s.rl. a socio unico Regione del Veneto.

Geisha e Samurai: esposte oltre 100 opere
Giappone Geisha Samurai Donna in un palanchino
Donna in un palanchino e due uomini, Periodo Meiji (1868-1912), fotografia all’albumina

La mostra offre un ampio panorama delle arti tradizionali giapponesi attraverso una precisa selezione di oltre 100 opere, databili tra il XVII e il XX secolo.
Provenienti dal fondo privato di Valter Guarnieri, collezionista trevigiano appassionato di Asia orientale, queste preziose testimonianze artistiche sono arricchite, per l’occasione, da splendidi kimono di collezione privata e da rare ukiyo-e di maestri come Hokusai, Hiroshige e Utamaro, appartenenti alla raccolta di Giancarlo Mariani.

LEGGI ANCHE  Museo Revoltella: storie che si intrecciano di uomini e palazzi

Il percorso espositivo si sviluppa attraverso diverse aree tematiche, ognuna dedicata a un aspetto distintivo della cultura e delle tradizioni giapponesi, con particolare attenzione al binomio Geisha e Samurai, due figure simbolo del Giappone antico.

Da una parte, la grazia e la sofisticata arte delle geisha, depositarie dell’arte e dell’intrattenimento; dall’altra, il rigore e l’etica dei samurai, guerrieri che per secoli hanno modellato la storia del Giappone, imponendo il loro dominio politico e lasciando un’eredità culturale che ancora oggi trova risonanza in molteplici ambiti.

La dimensione spirituale del Giappone
Giappone Geisha Samurai
Paesaggio innevato con figura, Periodo Meiji (1868-1912), rotolo verticale dipinto a inchiostro e colori su seta

La mostra esplora anche la dimensione spirituale giapponese, intreccio di credenze autoctone e influenze asiatiche. Un focus è dedicato al Buddhismo Zen, giunto in Giappone attraverso Cina e Corea, rappresentato da dipinti su rotolo verticale raffiguranti Daruma, il suo leggendario fondatore.

Un’altra sezione esplora il profondo legame tra i giapponesi e la natura, elemento centrale dello Shintoismo, in cui essa rappresenta la manifestazione del divino. Questo rapporto è raccontato in una serie di dipinti su rotolo verticale, alcuni risalenti agli albori del Giappone moderno.

L’arte nipponica e il mondo occidentale
Giappone terra di Geisha Samurai
Ritratto di donna, fotografia all’albumina, fine del XIX secolo

Verso il 1850, il Giappone si apre al mondo occidentale, suscitando la curiosità di molti stranieri e dando inizio a una vera e propria rivoluzione culturale. Un incontro che favorirà uno scambio artistico, in cui la fotografia giocherà un ruolo di primo piano, aprendo le porte a un universo ancora poco conosciuto, ma estremamente affascinante. Proprio in questo periodo nasce il termine ‘giapponismo’, usato per indicare l’influenza dell’arte nipponica, in particolare sulla pittura francese.

L’interesse per il Sol Levante si diffuse in Europa grazie alle stampe giapponesi, giunte tramite la Compagnia delle Indie. Raffiguravano scene di vita quotidiana e narrazioni ricche di figure, dettagli ed elementi naturali, che rispecchiano lo stile di vita dell’Estremo Oriente.

LEGGI ANCHE  Gerusalemme, scoperto il luogo del Processo a Gesù

Spazio espositivo Complesso monumentale di Villa Contarini Fondazione G.E. Ghirardivia L. Camerini 1Piazzola sul Brenta (PD). Periodo espositivo dal 1° marzo al 29 giugno 2025.

Ulteriore informazioni: telef. +39 351 809 9706 – e-mail: mostre@artika.it – website: www.artika.it

Leggi anche: 

CIOCCOLATÒ 2025. LA KERMESSE TORINESE TORNA IN RIVA AL PO 

EDVARD MUNCH SBARCA A ROMA VIA MILANO 

APPUNTAMENTI CON L’ARTE A VENEZIA E MESTRE 

Condividi sui social: