In montagna da sempre, due volte l’anno si consuma la tradizionale transumanza. Una pratica antica che consiste nello spostamento stagionale di greggi e mandrie tra pianura e montagna e viceversa.
Questa migrazione dal 2019 ha avuto dall’UNESCO il riconosciuto di Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
In Alto Adige, come in molte regioni montane, la discesa dei bovini dagli alpeggi al fondovalle è una festa e anche un momento per promuovere cultura, turismo e biodiversità.
Ad ogni mucca viene assegnato un campanaccio, quelli più potenti vengono assegnati agli animali più forti e più bravi nel farli suonare.
Inoltre, gli animali vengono agghindati con ghirlande fatte di rododendri e pino mugo per invocare protezione; mentre gli specchi e i campanacci aiutano ad allontanare gli spiriti maligni, come vuole l’antica tradizione popolare.
Le feste della transumanza richiamano curiosi e turisti
La transumanza è un evento che attrae visitatori e turisti desiderosi di tuffarsi negli usi e costumi locali e di scoprire il patrimonio gastronomico fatto per lo più da tipicità lattiero-casearie. In Alto Adige, sul Corno del Renon, la festa d’alpeggio si chiama “Barthlmastag“, è ha luogo ogni anno nel giorno di San Bartolomeo.
Quest’anno, la festa del patrono dei pastori viene celebrata lunedì 25 agosto, poiché la domenica, secondo l’antico calendario contadino, era destinata al riposo e non al mercato. La manifestazione segna la fine della vita isolata dei Saltner (i pastori del Renon) e delle loro mandrie in alta montagna.
Il bestiame dei contadini, che ha trascorso l’estate in alpeggio, viene radunato sull’Alpe del Renon, presso la malga Saltner e condotto in un prato recintato, dove in passato si svolgeva il mercato di Barthlmas e si effettuava lo scambio di merce, il tutto accompagnato dalla banda musicale.
Il corteo del bestiame
Dopo questo momento speciale dello scambio di merce sull’Alpe del Renon, nel pomeriggio c’è la sfilata.
Il corteo del bestiame alpino, agghindato con corone artistiche e fiori freschi, accompagnato dalla folla e dai locali in costume, raggiunge Tre Vie.
È qui che la festa d’alpeggio si trasforma in un evento popolare con mercatini artigianali, musica tradizionale, laboratori per bambini e degustazioni di prodotti tipici, in particolare formaggi e burro delle cooperative locali.
Annemarie Kaser, direttrice Federazione Latterie Alto Adige ha dichiarato: “Fino a qualche anno fa, il rito della transumanza rappresentava un evento di richiamo circoscritto alle sole comunità locali, in quanto parte integrante della cultura altoatesina.
Oggi questo evento ha superato i confini montani e conquistato un pubblico più ampio e trasversale, suscitando un interesse maggiore grazie alla sua valenza di evento capace di connettere uomini, animali e territorio”.
Anche il progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart” promosso dal settore lattiero-caseario dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, realizzato da Confcooperative con il cofinanziamento della Commissione europea, sottolinea l’importanza di questa usanza contadina.
Usanza che oggi è diventata festa corale, per la sua capacità di promuovere cultura, turismo, biodiversità e produzioni locali. Suscitando e vivacizzando il lavoro delle piccole realtà cooperative di montagna a cui spesso è affidata la salvaguardia del patrimonio gastronomico del territorio.
Info: www.suedtirol.info/it/it/esperienze-eventi/eventi-alto-adige/
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