
Giacomo Casanova, il veneziano, il seduttore, il libertino, l’avventuriero, il galeotto, il fuggitivo… e altro ancora. Questi e molti altri attributi appartengono a un uomo che ha influenzato la moda, il costume e la cultura del Settecento. Ma conosciamo davvero la sua personalità, o la nomea ha creato nel tempo un’immagine distorta di questo straordinario personaggio?
A trecento anni dalla nascita, MUVE – Musei Civici di Venezia dedica al celebre Casanova (Venezia 1725 – Duchcov 1798) una serie di eventi ed esposizioni d’arte legate alla sua rocambolesca vita, facendo luce su uno degli uomini più discussi del XVIII secolo.
Il Museo di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo – prosegue l’omaggio che la città lagunare rende al suo famoso concittadino.
Il 29 agosto, al seduttore veneziano, infatti, è stata dedicata la mostra “Casanova 1725-2025. L’eredità di un mito tra storia, arte e cinema”, che resterà aperta al pubblico fino al 2 novembre 2025.
Casanova e l’arte della seduzione
In precedenza il Museo di Palazzo Mocenigo si è svolta l’interessante mostra “L’arte della seduzione. Il rinnovamento dell’immagine maschile al tempo di Casanova”, che ha esplorato l’evoluzione della moda maschile nel Settecento attraverso costumi autentici e accessori dell’epoca rococò, Palazzo Mocenigo prosegue il tributo offrendo nuove prospettive sul personaggio.
L’esposizione “Casanova 1725-2025. L’eredità di un mito tra storia, arte e cinema”, offre uno spaccato completo della figura di Casanova, riabilitando, in parte, il mito che lo ha accompagnato dalla nascita ai giorni nostri.
Un uomo dalla personalità complessa, protagonista di avventure e viaggi, colto, frequentatore delle grandi corti europee, consapevole del fascino e del carisma che sapeva trasmettere.
Cosa si trova nella mostra sul piano storico e artistico

Nell’ambito storico-mitico, sono esposti documenti selezionati dal fondo del casanovista Aldo Ravà, conservati presso la Biblioteca Correr.
Sul piano artistico, il percorso include opere e dipinti del Settecento, tra cui un ritratto attribuito a Pietro Longhi.
Infine, l’aspetto cinematografico è rappresentato da un focus sul film “Casanova” (1976) di Federico Fellini, con bozzetti di scenografie e abiti provenienti dalla collezione Cirulli, opere di Danilo Donati e costumi di scena originali realizzati dalla Sartoria Teatrale Farani.
Attraverso questo intreccio tra storia, arte e cinema, la mostra, a cura di Gianni de Luigi, Monica Viero e Luigi Zanini, propone un excursus che rivela il personaggio, rendendolo al contempo affascinante e misterioso.
Informazioni: https://mocenigo.visitmuve.it/
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