Gli italiani non hanno smesso di pensare alle vacanze, nonostante la crisi, complici la convenienza e la semplicità delle offerte dei siti di e-commerce turistico (bastano una connessione internet e una carta di credito per organizzare in autonomia il proprio viaggio su misura). Le strutture alberghiere intercettano sempre di più e sempre meglio questo trend, e quest’anno hanno anche puntato su un abbassamento dei prezzi per attirare un maggior numero di clienti, al di là delle tradizionali offerte last minute.
Secondo l’Osservatorio Trivago, portale di confronto online di viaggi e alberghi, questo fenomeno è più evidente nei Paesi maggiormente penalizzati dalla crisi e che hanno richiesto aiuti internazionali (come un prestito del Fmi o dell’Unione Europea, ndr). In particolare, Trivago ha sottolineato uno stretto legame tra le condizioni economiche di un determinato Paese (quantificate tramite il Pil) e l’oscillazione dei prezzi del mercato turistico. Per far ripartire l’economia, le nazioni con un significativo patrimonio artistico, culturale o naturalistico, ma col bilancio poco roseo, cercano di puntare sul settore turistico.
Egeo conveniente
Per contribuire a risollevare il Pil, molti alberghi – soprattutto nel Mediterraneo – hanno abbassato i prezzi per incentivare l’arrivo di più turisti. In Italia, ad esempio, solamente nei primi mesi del 2013, si è attestato un calo dei costi di pernottamento dell’8%, ma il fenomeno ha interessato in generale tutta l’Unione Europea. Stesso discorso, infatti, anche per Portogallo, Spagna e Grecia. Quest’ultima, in particolare, supera l’Italia in quanto a tagli sui costi alberghieri per i turisti: chi sta organizzando una vacanza low cost dovrà puntare sulla penisola dell’Egeo, dove gli alloggi costano il 10% in meno rispetto all’anno scorso.
(16/05/2013)