Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Timidezza e dignità

Timidezza e dignità di Dag Solstad, Iperborea editore, pagine 180, Euro 15,00.” width=”178″ height=”270″>Timidezza e dignità di Dag Solstad, Iperborea editore, pagine 180, Euro 15,00. Dag Solstad in questo libro racconta il tramonto della sua generazione attraverso un professore che legge Ibsen ai suoi studenti senza venire capito. L’autore norvegese, come lui stesso dichiara, in Timidezza e dignità, “…ho voluto mostrare l’impotenza di chi sente che il ruolo di educatori è finito. Oggi purtroppo servono i polizieschi non i classici…”. Dov’è stato l’errore? Dov’è che i sogni e gli ideali di una generazione sono finiti su un binario morto, mentre … Leggi tutto

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di Dag Solstad, Iperborea editore, pagine 180, Euro 15,00.
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Timidezza e dignità
di Dag Solstad, Iperborea editore, pagine 180, Euro 15,00.

Dag Solstad in questo libro racconta il tramonto della sua generazione attraverso un professore che legge Ibsen ai suoi studenti senza venire capito. L’autore norvegese, come lui stesso dichiara, in Timidezza e dignità, “…ho voluto mostrare l’impotenza di chi sente che il ruolo di educatori è finito. Oggi purtroppo servono i polizieschi non i classici…”.

Dov’è stato l’errore? Dov’è che i sogni e gli ideali di una generazione sono finiti su un binario morto, mentre il mondo cambiava direzione? Per Elias Rukla, professore di liceo a Oslo, tutto comincia un lunedì mattina, mentre spiega L’anitra selvatica di Ibsen a una classe di maturandi assonnati e ostili.

La noia degli allievi, la frustrazione della routine, l’indifferenza con cui è accolta una sua nuova interpretazione gli fanno salire dentro una rabbia incontrollabile e, in preda a una grottesca crisi di nervi, distrugge il suo ombrello nel cortile della scuola insultando gli studenti.

Da quel drammatico gesto prende avvio una resa dei conti interiore che lo porta a ripercorrere la sua vita. Gli anni di università, liberi e folli, l’impegno politico e la curiosità intellettuale, l’inseparabile amicizia con il fascinoso Johan Corneliussen, marxista kantiano, l’irraggiungibile bellezza di Eva Linde, diventata inspiegabilmente sua moglie. E poi il deterioramento, i silenzi, i compromessi, le fughe, fino a quella gabbia senza uscita in cui si sente rinchiuso.

Nella prosa serrata di Solstad, in un crescendo di tensione, la parabola di Elias Rukla diventa quella di un’intera generazione che, partita da utopie rivoluzionarie, non ha saputo difendere neppure gli ideali socialdemocratici, e si ritrova perdente ed estranea in una società in cui non si riconosce, senza riuscire a capire se è colpa sua o di quel mondo neoliberista e individualista che sta sbagliando strada.

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