Sciare sul Bielmonte
Zegna cominciò con la costruzione della strada Panoramica; nel ’50 portò la strada sino ai 1400 metri, in quello che allora si chiamava Alpe Marca di Piatto. Nel ’53 aprì il primo albergo; furono operative la seggiovia monoposto del Monte Marca e la sciovia della Buca di Forno. Negli anni si affinò l’offerta ricettiva e turistica della zona, che oggi è frequentata d’inverno e d’estate, per escursioni e passeggiate. All’Oasi Zegna si organizzano iniziative didattiche e sportive, con un’attenzione dichiarata alle tematiche di ambiente e sostenibilità. In mostra, si potranno vedere progetti tecnici, plastici, immagini, pubblicità, video e testimonianze di eventi sportivi, come quelli che hanno coinvolto la Valanga Azzurra, nel ‘76 e nel ’77 e le edizioni delle gare di Kl, chilometro lanciato, del ‘98 e del ‘99. (22/11/10)
Bielmonte, la montagna che non c’era.
Storia di una località invernale
Casa Zegna, via Marconi, 23, 13835 Trivero (Biella)
Dal 5 dicembre 2010 al 27 febbraio 2011
Tutte le domeniche dalle ore 14.00 alle ore 18.00.
Ingresso libero.
La storia di Bielmonte come destinazione turistica per gli sport invernali, dallo sci su pista alle passeggiate sulla neve fresca, sarà ricordata, a partire dal 5 dicembre prossimo, da una mostra aperta alla Casa Zegna di Trivero, nel biellese. Quasi “amarcord”, per i visitatori maturi che possono andare indietro con la memoria sino agli Anni Cinquanta, d’interesse anche senza spirito nostalgico, la rassegna “Bielmonte, la montagna che non c’era – storia di una località invernale” ricostruisce lo sviluppo degli impianti sciistici nell’area che, proprio domenica 5, inaugura la stagione invernale.
Oggi al Bielmonte si trovano venti chilometri di piste per lo sci da discesa, altrettanti per lo sci di fondo, 50 chilometri di sentieri e neve fresca per gli amanti dello scialpinismo. Le origini si devono a un’idea di Ermenegildo Zegna e risalgono agli anni Quaranta.