Il sogno magnifico e conturbante di Salvador Dalì, le controverse provocazioni di Maurizio Cattelan si trovano, sotto lo stesso tetto, nelle due mostre aperte a Milano a palazzo Reale. Le due esposizioni più attese della città saranno proposte in parallelo per un mese: Cattelan si visita in realtà solo di sera, nella sala delle Cariatidi, dalle 17 nei giorni feriali e per tutto il giorno solo nei fine settimana, per chiudere poi il 24 ottobre. La rassegna di Dalì, al primo piano, prosegue fino al 30 gennaio 2011. Milano ha scelto, per quest’autunno, due autori poco conformisti, d’impatto ma non di immediata lettura per il grande pubblico: Dalì, innovatore e scandaloso a suo tempo e Cattelan, tuttora al centro di grandi dibattiti, presente anche con l’opera “L.O.V.E” in piazza Affari.
“Abbiamo di nuovo bisogno di Dalì”, ha detto Massimiliano Finazzer Flory, assessore alla Cultura del comune di Milano. “Contro il conformismo culturale che maschera un’economia in crisi per rivivere e gustare il sapore dell’esperienza surrealista attraverso le forme e le figure dell’arte”.
Il sogno si avvicina
Il titolo della mostra di Dalì, “Il sogno si avvicina” è riuscito quanto l’allestimento di Oscar Tusquets Blanca, già amico e collaboratore dell’artista. Gli effetti creati in ogni sala mettono in risalto le cinquanta opere, in verità non tutte fra le più note. Per quello che può sembrare quasi un “assaggio” dell’esperienza surrealista sono stati chiesti prestiti dalla Fondazione Gala – Salvador Dalì di Figueras, dal Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid, dal Dalí Museum di St. Petersburg in Florida e dall’Animation Research Library dei Walt Disney Animation Studios, a Burbank, in California.
Gli studi della Walt Disney portano, per la prima volta in Italia, il cortometraggio “Destino”, insieme ai disegni originali firmati da Dalì. Dal museo di Figueras vengono i mobili che compongono la sala Mae West, ricostruita come nell’allestimento del ’36, con il sofà “Dallips” a forma di labbra, il caminetto a forma di naso, i quadri per gli occhi e le tende per rappresentare i capelli, raccolti in trecce.
La quarta dimensione
Le altre opere in mostra sono in gran parte dipinti, eccetto che per la scultura “Venere di Milo con tiretti” e mostrano, su scelta del curatore, Vincenzo Trione, il ruolo del paesaggio in Dalì. Tornano le suggestioni della psicoanalisi in tele come “Ricerca della quarta dimensione”, “Cammino dell’enigma”: si vedono le icone più frequenti del maestro spagnolo, gli orologi, le figure umane con le stampelle, i capitelli e i riferimenti alla classicità. Il rapporto con il tempo, il viaggio rischioso e sorprendente nel nostro inconscio impongono nuove riflessioni.
Per passare alle inquietudini contemporanee, basterà entrare nella sala delle Cariatidi: di Cattelan è esposta “La nona ora”, con il pontefice Giovanni Paolo II sul pavimento, il tamburino di “Untitled” e la donna crocifissa del 2007. La mostra è accessibile solo di sera perché, nel corso della settimana, sono tuttora in corso i lavori di restauro del locale. (01/10/10)
Salvador Dalì. Il sogno si avvicina
Milano, palazzo Reale, dal 22 settembre al 30 gennaio 2011
Orario: lunedì 14.30 – 19.30; da martedì a domenica 9.30 – 19.30; giovedì e sabato 9.30 – 22.30
Per informazioni: www.mostradali.it
Maurizio Cattelan
Milano, palazzo Reale, fino al 24 ottobre
Orari: da lunedì a venerdì 17.00-22.30; sabato 9.30-22.30; domenica 9.30 – 19.30