Quest’oggi, dal tardo pomeriggio sino a sera inoltrata, in Italia e in Europa torna la Notte dei ricercatori. L’ultimo degli eventi varati dalla commissione europea porterà in piazza i progetti scientifici e tecnologici di ambito universitario. Gli appuntamenti si tengono in contemporanea in 250 città, su 35 differenti paesi, per un valore totale di investimenti che è stato dichiarato di 3,5 milioni di euro. Pochi o tanti, starà al pubblico decidere, dato che l’obiettivo dell’iniziativa è tutto divulgativo e tra i molti programmi annunciati figurano laboratori sperimentali, giochi e conferenze gratuite.
In un periodo così difficile per questo settore, almeno in Italia, lo scopo è quello di mostrare che “i ricercatori sono persone ordinarie, con un lavoro straordinario”, recita il manifesto. L’intrattenimento si mescola con l’attività scientifica e in primo piano figurano alcuni temi attuali, come sostenibilità e biodiversità.
Istruzioni per il futuro
In Italia le notti dei ricercatori si svolgono in più di venti città, da Bolzano a Palermo e sono a ingresso libero. Tutti i calendari sono accessibili in rete, navigando con un po’ di calma, nei diversi siti regionali e locali. A Bologna, in piazza Scaravilli, saranno presentate alcune tecnologie di osservazione della terra: il laboratorio di meccanica del volo esporrà il prototipo del velivolo che è stato utilizzato a Stromboli per il monitoraggio del vulcano e mostrerà il sistema di acquisizione di campo magnetico che volerà in Antartide il prossimo inverno.
Nella maggior parte dei casi, i laboratori sono interattivi: a Bologna, il pubblico potrà pilotare, in simulazione, il velivolo su Stromboli mentre a Trieste oceanografi e astronomi si imbarcheranno insieme al pubblico, per spiegare i segreti del mare e degli organismi che lo abitano.
Sono previste visite guidate nei principali musei cittadini, che saranno aperti anche negli orari serali. Di rito, dibattiti e conferenze, come a Faenza, dove Sylvie Coyaud intervista i direttori dei centri di ricerca Enea, Cnr, Unibo, sul tema delle energie alternative. (24/09/10)
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