Il nuovo volto di palazzo Barberini e la prima Galleria nazionale di Roma, un corpus di 500 opere esposte, saranno il prossimo evento della capitale, domenica 19 settembre. Durante la festa inaugurale, dalle diciannove a mezzanotte, il museo sarà aperto a ingresso libero, fino a esaurimento posti e una navetta lo collegherà ai siti trasteverini. Saranno accessibili i giardini di palazzo Corsini e dell’Orto botanico, oltre a villa Farnesina Chigi.
La notte romana dell’arte celebra un risultato atteso da tempo: il recupero, a palazzo Barberini, del piano terra, fino al 2006 sede del circolo Ufficiali, poi restaurato e oggi “casa” per un nucleo di opere finora conservate in deposito. Agli spazi già occupati dalla Galleria si aggiungono circa 5000 metri quadrati: l’edificio diventa la prima sede per la collezione di Stato, il cui progetto iniziale risale al 1883.
Da Caravaggio a Rubens
Gli stessi interni di palazzo Barberini sono degni di visita: rivivono, dopo il restauro, la Sala dei marmi, la sala ovale, dove sarà esposta per l’occasione la “Fornarina” di Raffaello, e il salone di Pietro da Cortona. Per la primavera 2011, è stata annunciata l’apertura di altre dodici sale al secondo piano e dell’appartamento settecentesco, abitato dalla famiglia Barberini fino al ’64.
Da concludere anche gli interventi a due facciate esterne del palazzo, la posteriore, che dà sul giardino e la laterale, su piazza Barberini. Seconda sede della collezione resta Galleria Corsini: vi si trovano le raccolte del cardinale Neri Corsini con esempi di Caravaggio, Beato Angelico, Jacopo Bassano, Pieter Paul Rubens. L’intero archivio della galleria nazionale, formato nei secoli da donazioni e acquisizioni di varia natura, arriva a 2.300 opere. (17/09/10)
Per informazioni
La Galleria Nazionale
“E’ una grande giornata per l’arte italiana”, ha detto Sandro Bondi, ministro dei Beni Culturali. “Gli italiani e gli stranieri potranno vedere i capolavori di questa galleria che è fra le più importanti al mondo”. Per Francesco Maria Giro, Sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali, “con questa apertura si colma una natura storica durata quasi 140 anni: la capitale d’Italia avrà, alla parti delle altre capitali del mondo, un suo piccolo Louvre”.
Il restauro di palazzo Barberini è costato circa 20 milioni di euro. Il museo accorpa le opere già esposte in passato e alcuni gioielli restituiti al pubblico come “Annunciazione” di Filippo Lippi, “Ritratto virile” di Giovanni Bellini, “San Gerolamo” di Perugino. Con i lavori esposti nel piano nobile, tra gli altri, quelli dei Caravaggeschi, la galleria copre un periodo che va dal dodicesimo secolo sino al Seicento, in pittura e scultura.