Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Le grandi ali tedesche

Malpensa è un aeroporto strategico per Lufthansa, lo dimostra anche l’arrivo di un volo speciale dimostrativo dell’ultimo aeromobile entrato in servizio nella sua flotta: il gigantesco A380. Un prodigio della tecnologia europea al quale ha partecipato anche un po’ di Italia

Aereo impegnativo per uno scalo

L'aeromobile in fase di atterraggio
L’aeromobile in fase di atterraggio

Un avvenimento unico, infatti era la prima volta che questo tipo di aereo, nuovissimo, atterrava in un aeroporto italiano. Purtroppo i nostri cieli dovranno aspettare ancora a lungo, nessuna compagnia aerea che vola dal nostro Paese ha infatti in programma l’utilizzo dell’A380. Anche perché le dimensioni della macchina e la caratteristica di avere due piani (sotto la classe Economica da 420 posti, sopra la Business e la Prima con, rispettivamente, 98 e 8 posti) richiedono all’aeroporto particolari attrezzature: una pista di decollo/atterraggio sufficientemente lunga, un taxiway [le vie di accesso e di uscita dalla pista] e dei piazzali di sosta grandi abbastanza per contenere questo gigante. Oltre a un sistema per gestire l’afflusso di un numero enorme di viaggiatori, infatti, a seconda della conformazione dell’aeromobile un A380 può trasportare da 525 a ben 853 passeggeri. Facile immaginare i problemi di tempistica e di logistica. Sono necessari più finger [le estensioni mobili che portano i passeggeri fino all’imbarco], magari a due piani come quelli già in funzione all’aeroporto di Parigi Charles de Gaulle, e sicuramente più sportelli per il controllo dei documenti e della carta d’imbarco. Insomma, un aereo impegnativo da gestire per uno scalo, nonostante l’eccellenza tecnica del progetto al quale, e bene ricordarlo è impegnata anche l’industria aeronautica italiana che realizza diversi componenti, anche tecnologicamente importanti, dell’A380.

Le grandi ali tedesche

Un gigante sopra le nuvole. Foto di Pietro Ricciardi

Il
Il “gigante” in volo

Anche il viaggiatore frettoloso che passava mercoledì 14 luglio nel tardo pomeriggio nell’atrio partenze dell’aeroporto di Malpensa si è accorto di uno strano fermento. Dietro alle grandi vetrate macchine fotografiche, videocamere e binocoli erano puntati verso le piste in fremente attesa di qualche cosa. “Il più grande…!”, diceva uno, “Il più bello…!” commentava l’altro, “Ha una forza incredibile…!” asseriva un altro ancora… “Sarà qualche vip di passaggio” avranno commentato i più tirando diritto e, in un certo senso, non si sbagliavano. Solo che il protagonista non è di carne e ossa ma è un mostro della tecnologia di 560 tonnellate di peso, 24 metri di altezza (un palazzo di sei piani), 72 metri di lunghezza e 47,9 metri di apertura alare. È l’Airbus 380, l’aereo di linea più grande che sia mai stato costruito che, eccezionalmente, è atterrato a Milano Malpensa con la livrea tedesca di Lufthansa e con il nome di battesimo dedicato alla città di Frankfurt am Mein.

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