Trenitalia e le Ferrovie Federali Svizzere (SBB-CFF-FFS) hanno deciso di sospendere l’attività operativa di Cisalpino, la società paritetica congiunta italo-svizzera che gestiva il trasporto ferroviario tra i due Paesi. Inoltre, hanno concordemente deciso di sospendere il servizio dei treni notturni alla luce del calo costante della domanda. Con il cambio d’orario 2009/10 l’attività e i servizi saranno presi in carico separatamente dalle SBB-CFF-FFS e da Trenitalia. In pratica, per i viaggiatori non dovrebbe cambiare molto. I biglietti ferroviari già venduti e prenotati saranno ancora validi e, a partire dal cambio d’orario, saranno assunti dalle case madri alle stesse condizioni mentre i servizi non subiranno alcuna interruzione.
Gravissime disfunzioni
L’insofferenza dei viaggiatori era per i ritardi. Secondo statistiche parziali, nel periodo 14.1.09 – 8.2.09 il 49,22% delle corse degli ETR 470, aveva un ritardo maggiore o uguale di 5 minuti; il 28,41% aveva un ritardo maggiore o uguale a 15 minuti e 10,72% sono state le soppressioni parziali o totali. Il ritardo medio è cosi superiore di 12,56 volte rispetto alla statistica delle Ferrovie Federali Svizzere. Ma non solo, anche per le condizioni di manutenzione dei rotabili e di igiene penose e miserabili, come più volte documentato da inchieste televisive e giornalistiche. Nonostante uno stanziamento di cinque milioni di franchi (oltre tre milioni di euro) da parte di Cisalpino per la riorganizzazione radicale della manutenzione dei propri convogli i risultati non sono cambiati in questi ultimi mesi. Secondo l’azienda le cause dei disagi del Cisalpino erano da ricercare innanzitutto nella mancata consegna dei nuovi Pendolini, gli ETR610, da parte della ditta costruttrice e dal fatto che i partner non avevano svolto la manutenzione dei treni, non adempiendo agli accordi contrattuali.
La mancanza del nuovo materiale rotabile è stata in effetti un handicap notevole, Per fare fronte alle esigenze sono state immesse in servizio carrozze ordinarie, cioè non quelle dall’elegante livrea grigia con inserti gialli o blu a seconda della classe e la scritta “Cisalpino” ben visibile. Queste carrozze, specialmente quelle di Trenitalia non erano certo nel loro stato migliore. Porte esterne che non si aprivano, gabinetti inagibili e, quei pochi funzionanti, oltre il limite della decenza, sedili sporchi… e potremmo continuare con il quaderno delle lamentele. Purtroppo, gran parte della colpa dei disservizi ricade sulle spalle italiane. Infatti gli ETR470 sono di nostra produzione e provengono dalla flotta FS. La manutenzione, pertanto era di nostra pertinenza. Gli svizzeri si erano anche detti disponibili ad occuparsi loro di questa delicata fase della gestione ma si sono scontrati con la mancanza di competenze specifiche per eseguire questo lavoro e dai vincoli e obblighi contrattuali con Trenitalia.
Prospettive più rosee
Con il ritorno dei servizi alle rispettive amministrazioni ferroviarie e la graduale immissione in linea nel corso dell’anno dei nuovi ETR610 la situazione dovrebbe migliorare. La partita si gioca soprattutto sui fronti della qualità e disponibilità del materiale rotabile. Per quanto riguarda la gestione delle tracce orarie lungo i trafficatissimi assi ferroviari Nord – Sud che uniscono i due Paesi si attende con ansia il completamento dei due grandi tunnel svizzeri sotto il Gottardo e sotto il Monte Ceneri, tra Lugano e Bellinzona che accorceranno di circa un’ora i tempi di percorrenza tra Milano e Zurigo.
