Il canto popolare come archivio del popolo e immagine del suo interno, scriveva Johann Gottfried Herder, filosofo tedesco settecentesco. Versi e melodie che raccontano il lavoro e l’emigrazione, l’amore e la montagna saranno protagonisti di “Tanto per cantare“, la rassegna di canto popolare di scena a Roma sabato 13 e domenica 14 giugno, a partire dalle 20.30, nella chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza in corso Rinascimento 40.
Il capolavoro del Borromini sarà aperto eccezionalmente al pubblico per l’occasione.
La manifestazione è arrivata alla sua decima edizione ed è organizzata da Il Coro del Lunedì, l’associazione musicale romana che quest’anno festeggia i trent’anni di attività, con il sostegno e il patrocinio dell’assessorato alla cultura del Comune di Roma.
“Il canto popolare costituisce un nostro patrimonio musicale e storico tanto ricco quanto poco conosciuto”, ha raccontato Stefania Lazzari Celli Scotti, presidente de Il Coro del Lunedì, che ha aggiunto, “con la rassegna cerchiamo di mantenere viva questa tradizione così importante per la nostra identità e farla conoscere alle generazione future”.
Da Bolzano a L’Aquila, un aiuto agli sfollati
Ad aprire le due serate della rassegna sarà proprio Il Coro del Lunedì diretto dal Maestro Cesare Pocci con la partecipazione di alcune tra le più note formazioni corali italiane. Sabato 13 giugno sarà la volta del Coroanaroma diretto dal Maestro Guido Podestà. Il coro romano dal 1963 si dedica alla ricerca sulle origini del canto regionale italiano e ai canti degli Alpini, grazie al lavoro del fondatore, il Maestro Lamberto Pietropoli, ricordato tra i massimi esperti di musica popolare in Italia.
Saliranno poi sul palco i 36 elementi del Coro Monti Pallidi di Laives, Bolzano, diretti dal Maestro Paolo Maccagnan.
Quella di domenica 14 giugno sarà la serata più eclettica. Si esibirà di nuovo Il Coro del Lunedì, seguito questa volta da sonorità in arrivo dall’altra parte dell’oceano: la musica sudamericana del compositore carioca Heitor Villa-Lobos interpretata dal Coro Aquarela do Brasil accompagnato dal Coro Diego Carpitella dell’Università La Sapienza di Roma. Seguiranno le canzoni partenopee del Coro In Canto di Napoli e in chiusura l’esibizione del Coro della Portella di Paganica (L’Aquila), uno dei paesini abruzzesi più feriti dal sisma. La rassegna musicale rappresenterà anche un’occasione per raccogliere donazioni destinate alla ricostruzione e al sostegno degli sfollati.
(10/6/09)
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