Nei palazzi antichi o nelle chiese, le decorazioni più raffinate, e anche meno conosciute, solitamente sono quelle che stanno in alto. Osservare soffitti, volte e cupole per scorgere i dettagli degli affreschi appare una situazione poco frequentata, che esce dal nostro abituale orizzonte, forse anche perché risulta poco agevole. Da questa riflessione Giuseppe Porisini, un bolognese appassionato di storia dell’arte e fotografia, che con ironia si definisce un “fotografo pigro”, ha deciso di fondare circa un anno fa un’associazione che già nel nome racchiude il suo intento: Voltecupolesoffitti.it.
Porisini ha avviato in collaborazione con l’Associazione guide accompagnatori interpreti autorizzati, un ciclo di visite che focalizza l’attenzione proprio sugli affreschi, i mosaici o gli stucchi che si trovano in alto, lontani dal nostro sguardo. Per ora, ci ha raccontato il fondatore, il percorso tocca solo alcuni palazzi storici di Bologna e dintorni, ma l’obiettivo è quello di allargare il raggio d’azione, di esplorare cupole e soffitti nel resto d’Italia.
I tour guidati propongono un viaggio nell’affresco e per farlo i partecipanti ricevono stuoie per sdraiarsi a terra e binocoli per puntare dritto ai dettagli sulle pareti. Durante le visite è garantita dall’associazione Lis.Learning la traduzione in lingua dei segni per i sordomuti che volessero partecipare, e da settembre, ha aggiunto Porisini, saranno organizzate visite a volte e soffitti dedicate alle persone con disabilità sia motoria che cognitiva.
Il calendario
Voltecupolesoffitti propone inoltre visite speciali per coinvolgere le famiglie con bambini. Il 24 maggio, per esempio, nelle sale di Palazzo Albergati, una residenza seicentesca nella campagna bolognese, vicino a Zola Predosa, i bimbi dai 6 ai 12 anni saranno invitati a prendere parte a una serie di attività ludiche e didattiche per avvicinarli alla storia dell’arte adoperando un linguaggio adatto a loro. Tra gli appuntamenti più recenti, si segnala quello del 16 maggio: in via Garibaldi a Bologna aprirà in via esclusiva Palazzo Barbazzi, l’edificio oggi sede di Federfarma e dell’Ordine dei Farmacisti.
Il sabato successivo, il 23 maggio, è invece prevista una visita a Palazzo Magnani e al suo salone dei Carracci: per l’occasione si potrà assistere a una pièce teatrale inedita intitolata “Asinelli un grande amore” di scena in collaborazione con ITC Teatro San Lazzaro. “Far convergere diversi linguaggi, in questo caso la storia dell’arte e il teatro”, ha aggiunto Porisini, “ è un modo per invitare i visitatori a tornare in residenze e palazzi che magari hanno già visto in passato, e un modo per dare un palcoscenico a giovani emergenti che ancora non ce l’hanno”.
Il 30 maggio, infine, visita a Palazzo Bovi Tacconi in piazza Santo Stefano, sempre a Bologna.
(15/5/09)
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