Il prossimo fine settimana il Cantone Grigioni festeggerà l’inserimento nel Patrimonio Unesco delle due linee, del Bernina e dell’Albula, della Ferrovia Retica, con tre giorni di manifestazioni su tutto il percorso. Il programma è vastissimo. Presso il deposito di Samedan si svolgerà sabato 13 la cerimonia ufficiale. Al di là dei bei discorsi sarà splendido vedere l’esposizione speciale di materiali rotabili, oltre a una sezione dedicata al fermodellismo e poi inizia la festa vera e propria. Da Samedan sono previste anche escursioni a St. Moritz per visitare la mostra sui 150 anni del pittore (italiano) Giovanni Segantini che visse e lavorò a lungo da queste parti. Anche a St. Moritz grande festa sabato sera. A Brusio ci sarà la cerimonia in lingua italiana venerdì sera con concerti di bande locali, giochi di luce e una grande festa popolare.
Da parte italiana, sabato e domenica “Città aperta” a Tirano, con mercato, degustazioni e concerti in piazza: jazz, venerdì sera e Roberto Vecchioni la sera seguente.
Ferrovie da record
Le due linee sono state incluse nel patrimonio per il loro valore ingegneristico-architettonico (entrambe sono state progettate e costruite nel primo decennio del ‘900) e il paesaggio attraversato. Il percorso va da Tirano, in provincia di Sondrio a Thusis, e unisce due linee. Quella del Bernina è lunga 60 km., termina a St. Moritz ed è la più ripida al mondo ad aderenza naturale e a scartamento metrico. Per i non addetti, ciò significa che il treno sale senza ausilio di cremagliere e che la distanza tra i due binari è di un metro. Inoltre, ha altri due record: la stazione più alta d’Europa, Ospizio Bernina con 2.253 metri di quota e poi l’unico viadotto elicoidale al mondo, quello di Brusio, appena sei chilometri dal capolinea italiano di Tirano, circa tre chilometri, infatti sono sul nostro territorio e la stazione è di fianco a quella di Trenitalia.
Ingegneria scenografica
La linea dell’Albula, va da St. Moritz a Thusis ed è lunga 61 km. È caratterizzata da un tracciato difficilissimo che attraversa montagne e scavalca torrenti. Ha il suo culmine nel viadotto sul fiume Landwasser, un capolavoro alto 65 metri che poggia su tre sottili gambe di pietra e che sbuca improvvisamente da una galleria elicoidale appena dopo la stazione di Filisur. Il passaggio di questo viadotto di forma ad arco di cerchio è il momento più spettacolare del viaggio che porta a Thusis e, di lì, a Coira, la capitale del Canton Grigioni. Tuttavia, l’opera di ingegneria più ardita è la galleria dell’Albula, vicino a Preda, costata 4 anni di lavoro e 21 morti per scavare 110 metri di roccia durissima e franosa a 1.823 metri di quota. Da qui fino a Bergün c’è un dislivello di 416 metri in una valle stretta e aspra, che il treno supera grazie a una serie di tunnel elicoidali. D’inverno la strada che collega le due località è chiusa ed è trasformata in una pista per lo slittino.
Per saperne di più:
www.rhb.ch