31 luglio
– I tempi sono duri per tutti i vettori aerei. Lo sa bene anche Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair. Dopo anni di alti profitti il costo dei carburanti ha colpito pesantemente anche il più famoso dei vettori low cost.
Le voci, confermate dai dati, di perdita di profitti e di cali in borsa si sono inseguite sui media negli ultimi giorni. Per rispondere alle perplessità O’Leary è venuto a Milano per una rapidissima conferenza stampa. L’a.d. di Ryanair si è presentato baldanzoso e scanzonato vestito in modo semplice e informale e ha attaccato subito dichiarando che “non c’è crisi visto che siamo ancora in utile”. I problemi sono stati ovviamente creati dal costo del carburante e “finiranno quando il prezzo del petrolio scenderà“, ha detto il manager irlandese. Ora, per mantenere basse le tariffe, i costi supplementari sono stati assorbiti dalla compagnia che dichiara una crescita del 20% mensile. “Non applicherermo sovrattasse carburante anche a fronte di un prezzo di 200 dollari al barile” è la sua promessa incoraggiante.
Tra le “buone” notizie della compagnia irlandese c’è anche l’aumento della flotta che dovrebbe passare dai 180 aerei attuali a 300 nel 2012. Per noi italiani da segnalare il settimo aereo posizionato a Bergamo Orio al Serio e un milone di posti da vendere su Internet a 1 € da oggi fino al 7 agosto, per festeggiare il 14° milione di passeggeri trasportati dal terzo scalo milanese.
Malpensa? “Dovrebbero cercarci loro”
Naturalmente la stampa presente si è sbizzarrita a punzecchiare O’Leary sui temi caldi del trasporto aereo in Italia: Malpensa, Alitalia, pubblicità…“Al momento le strategie di Malpensa non coincidono con le nostre”, ha dichiarato convinto, “lo scalo milanese ha giudicato troppo basse le nostre offerte mentre dovrebbero essere loro a cercarci“. Non manca certo l’autostima al ‘nostro’ che ribadisce: “per noi rimane di primaria importanza Bergamo”.
Su Alitalia O’Leary ha sottolineato che il problema è politico: ”Solo due Paesi comunitari hanno la partecipazione pubblica nella gestione delle compagnie di bandiera: l’Italia e la Grecia, non a caso le peggiori”. A proposito dell’invito del nostro Presidente del Consiglio di volare Alitalia ha ironizzato sottolineando che lui “viaggia con l’aereo privato”.
L’utilizzo del famoso dito alzato di Bossi come pubblicità/polemica contro Alitalia è stato criticato a destra e sinistra. Da vecchio volpone che conosce bene i meccanismi della comunicazione, O’Leary se la ride: “Tra richieste di scuse e polemiche varie, i media hanno continuato a rilanciare il nostro nome e la nostra pubblicità. Lo rifaremo ogni volta che troveremo qualche personaggio che si comporta in maniera ridicola. Certo sarà difficile con Gordon Brown [il premier inglese. n.d.r]. E’ troppo noioso!”
Per saperne di più:
www.ryanair.com