Le inchieste, i servizi raccolti sul campo in diretta da parte di inviati e giornalisti, per conto degli editori per cui lavorano o collaborano, almeno in Italia, se ne contano sempre meno. Città ombra è un libro inchiesta che sfata i soliti luoghi comuni sulle periferie delle grandi metropoli.
Robert Neuwirth, autore del volume, è un reporter americano che ha dedicato due anni della sua vita a indagare tra quel miliardo di persone, nel mondo, che vivono ai margini delle grandi metropoli. In quartieri costruiti spontaneamente e illegalmente da chi ci abita. Due anni trascorsi abitando in una favela di Rio de Janeiro, una bidonville di Nairobi, una baraccopoli di Mumbai e una periferia abusiva di Istanbul. La cosa quasi sconcertante e che l’autore, proprio per le condizioni di vita di questi luoghi, si aspettava di trovare crimine e violenza. La sorpresa è stata nell’aver scoperto e documentato comunità compatte, solide, industriose e autosufficienti.
Citta Ombra è uno sguardo illuminato e illuminante sulle condizioni di vita delle grandi città e delle loro periferie, sulla loro storia, spesso sconosciuta, e sul futuro di queste realtà quando diventano comunità riconosciute. Questo libro è stato dedicato proprio agli squatter, agli abusivi di tutte le latitudini.
“Ai, Robert, o terceiro mundo é um jogo de video”, il terzo mondo è un videogioco. Queste parole pronunciate a voce bassa all’autore da Tema, un abitante di Rocinha, la più grande comunità di abusivi di Rio de Janeiro mentre erano seduti davanti a un ristorante. Poco più di un decennio fa, le persone vivevano in capanne di legno fradice, rubando l’elettricità e trasportando l’acqua a dorso di asino su per la collina. Oggi, in questa città illegale che conta 150 mila persone, la maggior parte delle famiglie ha un frigo, il televisore. E anche l’acqua e l’elettricità sono arrivate portando un certo grado di consumismo.
In Kenya, a Nairobi, “basta un’occhiata per scoprire la famosa miseria del terzo mondo. Un mare di case fatte di terra e pezzi di legno sorge da primordiali pozzanghere di fango” …dove abitano una imprecisata quantità di persone tra 500 mila e un milione… tra mucchi di spazzatura.
In Turchia, a Istanbul, quartieri nati abusivamente sono stati regolarizzati con atti di proprietà e hanno costituito delle nuove comunità. C’è una speranza per “i reietti” e gli abusivi del pianeta se i governi si sforzeranno di integrare piuttosto che escludere.
Le future città del ventunesimo secolo hanno radici che risalgono alle città medievali.
Città Ombra, come ha scritto Mike Davis, autore di Il pianeta degli slum, è un vivace ritratto delle città dei poveri, con la loro energia e il loro umorismo nero. Gli uomini e le donne che emergono da questo spaccato di vita sono i veri costruttori del nostro futuro urbano globale.