L’Unione Europea negli ultimi anni si è molto allargata a Est. Oggi è possibile visitare liberamente paesi che facevano parte del blocco sovietico. L’editore Vallardi ha pubblicato quest’anno la prima edizione della guida dedicata alla Repubblica Ceca e Slovacchia, e la seconda edizione per Austria, Ungheria, Romania.
AUSTRIA
Paese dal nobile passato. La musica di Mozart. La potente dinastia degli Asburgo. Oggi conta 8,2 milioni di abitanti. Un territorio che con la vista delle Alpi si estende, a ovest, dalle rive del lago di Costanza, per 700 km fino alla pianura ungherese a est. Se avete una o due settimane per girare l’Austria è meglio concentrarsi su un paio di regioni. La combinazione di attrazioni all’aperto e centri urbani tradizionali assicurano un soggiorno interessante: respirare aria pura in montagna, visitare le collezioni d’arte del paese, ascoltare musica classica oppure organizzare un itinerario nella capitale o nei capoluoghi regionali.
Vienna è ovviamente una tappa irrinunciabile. Progettata come sede dell’impero asburgico, è immersa nella nostalgia imperiale. La città è consigliata per chi ama la vita notturna. Ma Salisburgo non è meno inebriante. Qui si trova la maggiore concentrazione di architettura barocca. Poi c’è Innsbruck, vicina alle cime del Tirolo. La seconda città per estensione, nella Stiria, è Graz con le attrazioni principali nel centro cittadino.
La guida nelle sue 640 pagine fornisce dettagliate e utili informazioni.
REPUBBLICA CECA E SLOVACCHIA
Le due repubbliche che nel 1993 divisero il proprio destino dopo l’epoca comunista, dal 2004 si ritrovano unite all’interno dell’Unione Europea. Nonostante i grandi scontri politici, negli ultimi due secoli il patrimonio architettonico delle due repubbliche non ha subito grossi danni. Chi sceglie di andarci in vacanza trova un paesaggio molto vario. Il turismo, anche dopo la caduta del comunismo, continua in maggioranza ad andare a Praga, capitale della Repubblica Ceca e una delle città più belle d’Europa. Anche se Bratislava non può competere con Praga ha ugualmente molte attrattive. La compatta città vecchia è attraversata dal Danubio. La guida riporta informazioni sulla storia e sulla cultura dei due paesi e consigli sulle escursioni. Aggiornate sono le segnalazioni su alloggi e ristoranti, locali e mercati. Poi 70 cartine mostrano vie, strade, principali siti e monumenti.
ROMANIA
Un viaggio in Romania è un’esperienza impegnativa e al tempo stesso affascinante. Panorami montuosi, varietà dell’ambiente naturale. Suggestioni che toccano la cultura e lo stile di vita delle genti di questa terra che sembra appartenere a un’epoca passata. Il viaggio deve essere visto e affrontato con spirito d’avventura. Bisogna mettere in conto incontri con zingari e orsi selvatici, funzionari scostanti e personaggi bizzarri. Per la maggior parte dei turisti il punto di arrivo in Romania è la capitale Bucarest. Centro commerciale e culturale del paese. Dalla capitale i visitatori si dirigono verso la Transilvania, a nord, dove si incontrano gli scenari più suggestivi e alcune delle città più belle del paese. La porta d’accesso alla Transilvania e Braşov con un centro medioevale che introduce all’architettura sassone e raggiunge il suo apice a Sighişoara, città natale di Vlad l’Impalatore (più conosciuto come il conte Dracula).
Le montagne romene, attraversate da un dedalo di sentieri, offrono agli appassionati di trekking splendide escursioni.
La guida cerca di catturare l’atmosfera di ogni luogo e con le cartine consente di portare il viaggiatore a esplorare ogni angolo della Ronamia.
UNGHERIA
Libertà, amore! Voglio queste due cose. Per l’amore sacrifico la vita, per la libertà sacrifico il mio amore. (Sándor Petöfi, 1823-1849).
Gli ungheresi sono allegri, amanti della libertà, della buona tavola e del buon vino (Tokaj su tutti). La gioia di vivere si esalta anche nelle fattezze femminili: bionde con gli occhi verdi o blu, giovani dal carnato scuro e occhi color cobalto. La nazione è relativamente piccola. Situata nel cuore dell’Europa, l’Ungheria fu paragonata dal poeta Ady a un “traghetto costantemente in viaggio tra Est e Ovest, che dà la sensazione di non andare da nessuna parte, ma di tornare sempre indietro verso l’altra riva”. Tra italiani e ungheresi c’è un “feeling” naturale proprio a Budapest. Il Palazzo Reale fa bella mostra di sé in cima a Buda e ha i cancelli aperti anche di notte. Con la luna magiara si può passeggiare sotto le finestre che furono di Francesco Giuseppe, evocando il fantasma di Maria Teresa d’Austria; non ci sono lucchetti a sbarrare il passo notturno.
Dal Bastione dei Pescatori, invece, Pest e la sua pianura sembrano così distanti. La sera, nei ristoranti della capitale e alla Cittadella l’allegria è spontanea e se qualche risata tardasse a spuntare ci pensano i vinelli del lago Balaton e i violini di suonatori dai variopinti costumi.
Tutto il resto che serve per un viaggio sicuro e consapevole lo trovate raccontato e descritto nella guida.