La “realtà” televisiva
Il County disegnato da Crichton è tutta un’altra cosa, invece: stanze un po’ affollate ma pulite, ascensori rapidi e altri anacronismi curiosi. Come il “loop” (ferrovia sopraelevata), sulla quale salgono quotidianamente il Dott.Carter e il Dott.Green, che però non raggiunge il West End, sede dell’ospedale; oppure il lago Michigan, sede degli introspettivi momenti di sigaretta, che è invece distante una decina di chilometri dal nosocomio.
Insomma, molte le differenze e altrettante le incongruenze.
Il sipario cala sul vecchio County ma il cinismo delle telecamere non si spegne, fomentato dai diciotto premi Emmy di cui si può fregiare una delle serie TV di maggiore successo nel panorama televisivo americano.
I volti sono cambiati e c’è chi come George Clooney, ha appeso al chiodo il camice dell’unico pediatra, in grado con un sorriso di tranquillizzare le madri in apprensione.
E c’è chi, come la Warner, continua con la scommessa di una serie che è riuscita a sopravvivere alla morte del suo indiscusso protagonista: un affollato e caotico ospedale chiamato County General.