Si tratta di un sito di importanza comunitaria in cui vi sono 40 specie protette e molteplici percorsi organizzati tra cui quelli didattici e di educazione ambientale. Sono stati progettati anche aree accessibili ai diversamente abili.
La Villa di Monterufoli, a questo proposito, in seguito a una ingente ristrutturazione sarà in grado, a breve, di offrire 50 posti letto, oltre che un centro di educazione ambientale. Anche qui si trovano esempi di sostenibilità ambientale. Vi sono pannelli solari e fotovoltaici e sistemi di fitocombustione.
Pomarance e il suo borgo
Questo borgo medievale, ristrutturato in stile ottocentesco, custodisce al suo interno il “Teatro De Larderel e dei Coraggiosi”, da considerarsi dei veri e propri gioielli, come pure il Palazzo Bicocchi, oggi di proprietà del Comune di Pomarance e adibito a casa museo dell’Ottocento. Vi è poi la Chiesa di S. Giovanni Battista e i dipinti al suo interno. Non solo. Nei sotterranei della canonica è stata ritrovata una necropoli e una stele etrusca del IV secolo a.C. Il nome stesso della città è di origine etrusca. Significa infatti “ripo a marance”, ossia “riva mancina” per intendere la riva sinistra del fiume Cecina.
Dove alloggiare
Per dormire e mangiare a Pomarance si distinguono l’hotel a tre stelle “Il Pomarancio” e il ristorante “il Geranio” della Signora Dama Service, per le camere affrescate, ottima la cucina e l’ospitalità (www.hotelilpomarancio.com).
A poca distanza si trova anche l’agriturismo “Fontemartino” che produce ottimi vini e salumi (www.fontemartino.it).
Se passate per Montegemoli, fermatevi all’Osteria dell’Ultimo Carbonaio, a due passi dalla Rocca Sillana: troverete cibo tipico e genuino (347.5727808). Non solo. Potete recarvi all’azienda agrituristica “Il Pratone” di Pietrina e Francesco Onnis (www.agriturismoilpratone.it).
Non dimenticate, invece, di andare a Libbiano al Circolo Arcal-Acli per provare la cucina di Federico Frosali (347.2978967).