Geotermia: il vapore che riscalda
Cosa rende straordinaria questa località, vi chiederete. Basta una sola parola: il vapore. È, infatti, un comune geotermico caratterizzato dallo sfruttamento del vapore endogeno. In ragione della vicinanza del magma alla superficie terrestre, l’acqua, che vi scorre in mezzo, diventa vapore che poi si sprigiona con tutta la sua forza.
È così che da secoli in questa zona si produce energia senza inquinare l’ambiente. Anzi, a dirla tutta, è stato studiato un sistema virtuoso per cui il vapore fuoriuscito viene refrigerato. E, una volta liquefattosi, torna alla terra, per diventare di nuovo vapore.
Un insediamento industriale è stato creato appositamente, e viene oggi gestito dall’Enel. Si tratta di Larderello, e prende il nome da De Larderel, il ricco commerciante francese che nel 1818 monopolizzò il bene prezioso che questa terra produce e custodisce nelle sue profonde viscere.
Fu proprio lui a intuire dapprima che potevano essere sfruttate le acque di questo territorio sia per cure termali, sia per estrazioni di acido borico da impiegare nelle industrie come risorsa chimica. Successivamente scoprì che il vapore ricavato dagli scavi poteva essere usato anche per scopi energetici.
