Le prime aule, strutture religiose
Così come è successo ad Oxford, anche a Cambridge la struttura fisica dell’Università arriva in un secondo momento. In principio le lezioni si tenevano in alcune chiese locali, negli edifici di ordini religiosi o in case private. La costruzione o l’acquisizione di edifici universitari veri e propri inizia solo alla fine del XIV secolo. I famosi Colleges, costruiti da religiosi particolarmente facoltosi, erano principalmente destinati ad ospitare i migliori studenti in legge o religione che (originale formula di ringraziamento) avrebbero poi pregato per i loro mecenati.
Solo parecchio tempo dopo vengono destinati ad ospitare le “matricole” che, fino ad allora, alloggiavano in ostelli o case private.
Il più grande e fors’anche il più famoso, il Trinity College, viene fondato nel XVI secolo dall’ancor più famoso re Enrico VIII. Col passare del tempo i corsi di studio e le specializzazioni si moltiplicano, con una certa propensione per la matematica e le materie scientifiche in generale. Nel secolo scorso il rapido sviluppo dell’area urbana e delle immediate vicinanze di Cambridge, caratterizzato da una serie di industrie a indirizzo scientifico, dà vita al cosiddetto “Cambridge Phenomenon”.
La maggior parte di queste industrie e laboratori di ricerca erano e ancora oggi sono collegati direttamente o indirettamente con il centro e i programmi universitari.
Cambridge, fucina di “celebrità”
Il carattere scientifico è sempre stato il fiore all’occhiello dell’Università di Cambridge e gli ottanta premi Nobel vinti dai suoi studenti dal 1901 (anno della creazione del premio) ne sono valida testimonianza, tanto da porre Cambridge al vertice quale istituzione mondiale col maggior numero di titoli ottenuti.
Tutti a Cambridge sono molto fieri di questo primato, anche perché gli acerrimi rivali di Oxford sono “fermi” a soli quarantasette premi Nobel vinti.
Il lustro di Cambridge è costituito non solo dal record di Nobel conquistati; basta infatti dare un’occhiata alla “Hall of Fame” (sala delle celebrità) per capire che ce n’è a sufficienza per stropicciarsi gli occhi dall’abbondanza dei nomi raccolti.
Isaac Newton, forse il più grande matematico e fisico di tutti i tempi, ha studiato e poi insegnato a Cambridge.
Fa parte della mitologia universitaria e da molti considerato realizzabile, il “Ponte Matematico”: un ponte progettato e costruito da Newton utilizzando solo i principi matematici, senza ricorrere a viti e graffe, altrimenti indispensabili per tenere insieme le varie parti. La leggenda vuole inoltre che gli studenti più sospettosi lo abbiano smontato per studiarne il funzionamento senza riuscire in seguito a rimontarlo correttamente.
Dopo di lui Charles Darwin che, dopo aver curiosamente iniziato come studente di teologia, viene poi incoraggiato a seguire la sua vera passione per la biologia e gli studi naturalistici che lo porteranno a pubblicare la teoria sulle “Origini della Specie”, materia questa ben lontana dalle sue iniziali propensioni teologiche.
Cambridge ha dato un contributo immenso alla scienza e alla tecnologia. Solo per nominare le scoperte “cambridgiane” più famose, basti pensare alla scoperta dell’elettrone, a quella della struttura elicoidale doppia del DNA e del moto del flusso sanguigno, oppure del reattore a jet.
Anche Cambridge, come Oxford, può vantare studenti celebri in ogni campo: dai filosofi Bertrand Russel e Ludwig Wittgenstein ai primi ministri Balfour e John Major, passando per l’attore John Cleese di “Monty Python”.