Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

Leukerbad, tra roccia e acqua

Sprofondata com’è nella pancia delle Alpi del Vallese, tra le pareti verticali dei massicci (Gemmi, Daubenhorn e Torrenthorn) che la chiudono su tre lati, la Leukerbad invernale non manca certo di neve, di piste di discesa e di fondo

Trattamenti “benessere” con misura

Il bagno romano-irlandese
Il bagno romano-irlandese

 “Non più di un trattamento al giorno” – consiglia Lydia Witschard, creatrice una quarantina di anni fa della prima Beauty Farm in Svizzera, a Leukerbad (dove oggi dirige l’Institut Isabelle e coordina i trattamenti di altri centri specializzati). “All’inizio, tanti anni fa, la gente veniva per quattro settimane, poi sono diventate tre, due, una; oggi la maggior parte delle persone ha solo quattro giorni a disposizione, e vuole fare tutto. Sci, terme, trattamenti wellness. Ma è un errore: troppe cose sono il contrario del benessere. Il mio consiglio è di non provare nemmeno a fare tutto e prendersi piuttosto il tempo per sentire di nuovo il proprio corpo.”
Sciare sì, a chi piace, ma senza esagerare. Sulla montagna che si domina dall’alto della Gemmi, il Torrenthorn che sfiora i tremila metri, l’offerta sciistica di Leukerbad sfila (abbastanza) ampia e diversificata: piste di tutti i colori, dalla bella nera che si butta a valle a sinistra della stazione di arrivo della funivia, alle ampie discese rosse e blu (le più facili) in alto, esposte al sole tutto il giorno.

Lasciarsi coccolare dall'acqua
Lasciarsi coccolare dall’acqua

L’alternativa? Una passeggiata e una buona fonduta al formaggio, bourguignonne, “cinese”, oppure una raclette o un “röschti” a base di patate, pomodoro, prosciutto, formaggio, uova; secondo i gusti.
La prima colazione poi si può fare anche in piscina con i vassoi imbanditi, pare che facessero qualcosa di simile già alla fine dell’Ottocento: “I pazienti stanno a mollo dentro grandi vasche per diverse ore di seguito; sono forniti di scrittoi e di tavolette galleggianti, con cui possono leggere, oppure mangiare, o giocano a scacchi immersi nell’acqua fino al petto” (Mark Twain, A tramp abroad).
E il trattamento oggi più in voga a Leukerbad? Risponde Lydia: “l’Aroma Stone Massage, che deriva dagli indiani d’America: mai visto in quarant’anni di lavoro una terapia che abbia così tanto successo.” Pietre calde sopra (il corpo) sotto, di lato, infilate tra le dita e usate per massaggiare, e aromi.” È il trionfo del “bien être”.

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