Venerdì 3 Maggio 2024 - Anno XXII

Leukerbad, tra roccia e acqua

Sprofondata com’è nella pancia delle Alpi del Vallese, tra le pareti verticali dei massicci (Gemmi, Daubenhorn e Torrenthorn) che la chiudono su tre lati, la Leukerbad invernale non manca certo di neve, di piste di discesa e di fondo

Leukerbad, die Kirche
Leukerbad, die Kirche

Ma la neve, che “disegna” una cinquantina di chilometri di piste di discesa e venti di fondo, a Leukerbad può risultare quasi inessenziale; quello che più conta per chi è alla ricerca di una pausa, è però l’acqua.
Sessantacinque sorgenti termali in un buco di paese di millecinquecento abitanti (che però ha ben ventotto alberghi) quasi quattro milioni di litri d’acqua che sgorgano da queste sorgenti a una temperatura di 51°, ventidue bagni termali.
Ma che cosa ha di così speciale Leukerbad, al punto che chi ci va una volta immancabilmente ci ritorna? 

Per il benessere del corpo

Bagno termale Burgerbad
Bagno termale Burgerbad

Stessa stanza al terzo piano del medesimo albergo, quella con tre finestre, mi diceva un amico fidato; torno lì almeno una volta all’anno, ribadiva una collega che in fatto di “wellness” la sa lunga. Dall’acquagym al bagno romano-irlandese, dall’acquafit all’immersione al chiaro di luna, dal bagno talassoterapico al watsu, Leukerbad le inventa tutte pur di viziare con l’acqua (e non solo).
Ma il segreto del ritorno sta tutto nella natura, straordinaria, che unisce ai benefici effetti dell’acqua termale la grandiosità dei monti, ecco spiegato il mistero. Non sarà un caso se nella più grande stazione termale (e di wellness) della Svizzera, si registrano un milione di pernottamenti all’anno, di cui (quasi) diciassettemila italiani (nel 2003) che sono, dopo svizzeri e tedeschi, i più assidui frequentatori del paese del Vallese. Raggiungere Leukerbad in treno è una buona idea, nonostante due cambi, il primo a Briga, il secondo a Leuk dove si prende l’autopostale. Già, perché se in automobile si fa il passo del Sempione impiegando quasi lo stesso tempo, il treno sarà più scomodo con gli sci ma l’orario è garantito. Non per niente siamo in Svizzera.

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Una “sbronza” d’acqua

Lindner Thermalbad
Lindner Thermalbad

Non solo di acqua, ma di neve e di ghiaccio. Le montagne che ti scivolano addosso fino a pelo d’acqua, il vapore che si solleva confondendo le pareti maestose. Quelle del Daubenhorn e della tanto temuta (in passato) Gemmi, baluardo tra la valle del Rodano e l’Oberland bernese che fece scrivere pagine memorabili ai letterati dell’Ottocento.
Sono a mollo nella piscina all’aperto dell’Alpentherme, che ha la vista più spettacolare. Immergersi in una vasca fumante tra le montagne è un’esperienza indimenticabile. La pelle del viso sollecitata dall’aria frizzante delle Alpi, il corpo placidamente cullato dall’acqua termale a 36°, i bambini che fanno a palle di neve dentro e fuori dall’acqua come niente fosse.
Pochi qui in realtà, e tutti sopra i sei anni, visto che la maggioranza dei piccoli si diverte di più al Burgerbad, l’altro grande complesso termale di Leukerbad dove ci sono scivoli e giochi, più libertà di alzare il tono della voce e tante, tante famiglie oltre ai giovani che possono sbizzarrirsi tra le dieci vasche del centro che alle sei di un pomeriggio festivo è fitto di corpi.

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