Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Verezzi, antico borgo Saraceno

Dalla torre un tempo si avvistavano pirati e predoni che infestavano la costa. Oggi, con gli stretti viottoli, le tipiche case mediterranee circondate da mandorli, carrubi e ulivi, rimane uno degli ultimi angoli incantati di Liguria

 Scorcio su Borgio
Scorcio su Borgio

Verezzi è la parte “alta” di Borgio, paese costiero con il quale fa Comune. Il centro abitato è composto da quattro borgate: Poggio, Piazza, Roccaro e Crosa, situate nella parte superiore del Colle della Caprazoppa.
Verezzi è lì sopra, sulla sommità di un promontorio che dalla cittadina costiera di Borgio s’innalza, con una serie di tornanti a gomito, fino ad arrivare agli altri borghi di un entroterra così a portata di mano che la brevità del tragitto e il poco tempo che richiede per percorrerlo, annulla quasi la piacevole sorpresa delle bellezze naturali nelle quali ci si immerge;  occorre una sosta, una pausa, per apprezzare la particolarità del territorio. Borghi di montagna, il verde la nota dominante, con in più il profumo del mare, sempre visibile per lunghi tratti nel tragitto verso l’interno. 

Storia in “pillole”

Piazza Sant'Agostino, veduta mare
Piazza Sant’Agostino, veduta mare

I trascorsi di Verezzi sono indissolubilmente legati alle principali vicende e ai cambiamenti epocali vissuti da Genova e dalla Liguria.
Anticamente il complesso di borgate di Verezzi erano chiamate “Viretum”; superato il periodo delle invasioni saracene, nel 1385 ha luogo la cessione del borgo alla Repubblica di Genova da parte di Papa Urbano VI.
Tra il 1818 e il 1847 i due paesi appartengono alla provincia di Albenga, mentre tra il 1847 e il 1929 fanno capo a Genova. Nello stesso anno, ancora divisi, passano alla provincia di Savona, che è quella dalla quale dipendono ancora oggi.
Fino al 1933 Borgio e Verezzi erano ancora due comuni distinti, poi la storica unione in piena epoca fascista, durante il processo di accentramento e razionalizzazione amministrativa che ha coinvolto anche la Liguria e i suoi territori.

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Un borgo di antiche pietre

Passaggi stretti nel borgo antico
Passaggi stretti nel borgo antico

Per molti Verezzi e questo primo entroterra ligure rappresentano un angolo di territorio ancora da scoprire compiutamente: la vegetazione, il clima, la fauna e gli itinerari naturalistici fanno da contorno alle stradine acciottolate  del piccolo paese, l’una collegata all’altra, sino a giungere all’ultimo gruppetto di casupole che precedono l’arrivo alla Chiesa di Santa Maria Maddalena.
La probabile fatica di una camminata quasi sempre in salita, è compensata
dalle emozioni speciali che Verezzi è in grado di suscitare.
Colpisce la struttura architettonica del borgo, con le sue case accostate le une alle altre, gli stretti passaggi e i ponticelli aerei gettati tra un edificio e l’altro: queste strutture, come in molti altri comuni della riviera ligure, sono state costruite per meglio difendersi dai numerosi e continui attacchi saraceni di un passato ormai lontano.
Verezzi promana un’atmosfera magica, suggestivamente “antica”, arricchita da un paesaggio infinito che si perde all’orizzonte, nella foschia pomeridiana, con lo sguardo che oscilla dalle colline circostanti  alla piana costiera che si estende fino all’estremo lembo del golfo ligure di ponente.
Le spiagge e il mare limpido risaltano, giù, a pochi chilometri, dando l’impressione inebriante di potervisi immergere con un gran tuffo.
Il blu del mare, il verde dei campi e il bruno della pietra antica; sono davvero forti le sensazioni che le bellezze ambientali di Verezzi possono regalare, in quest’angolo di Liguria così ben preservato.

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